La curiosità La società del patron Gemignani ha raggiunto la serie cadetta avendo il 16° monte ingaggi rispetto ai 58 club di C. Una promozione all’insegna dell’oculatezza

La Carrarese ottiene la storica promozione in Serie B con costi contenuti e programmazione accurata, superando squadre con budget molto più elevati. Una vittoria basata sull'efficienza e la competenza.

11 giugno 2024
Una promozione all’insegna dell’oculatezza

Una promozione all’insegna dell’oculatezza

E’ stata la vittoria delle idee, della competenza e della programmazione. La Carrarese del patron Manrico Gemignani (nella foto) va in Serie B avendo il sedicesimo monte ingaggi tra le 58 società della Lega Pro (non sono presenti Atalanta Under 23 e Juventus Next Gen che gravano sulle prime squadre). Un risultato del campo, quindi di gran lunga superiore al valore, espresso in soldoni, della propria rosa. La società marmifera ha nello specifico una parte fissa di emolumenti contrattuali pari a 1.674.252 euro e una parte di premi contrattuali di 1.024.253 euro per un totale di 2.698.505 euro di costi. Al confronto il Vicenza, battuto in finale, ha una squadra che costa 4 volte quella degli apuani: 6.686.380 euro di costi fissi e 1.656.200 euro di premi. Il “Lane“ assieme alla Triestina rientra in quei club compresi tra gli 8 e i 9 milioni di euro. Tra le società con costi oltre i 9 milioni ci sono, invece, il Benevento (altra formazione eliminata dai ragazzi di Calabro), Avellino e Spal. Ricordare questi numeri da un’idea ancor più precisa del capolavoro fatto dalla Carrarese in questa stagione.

In campionato Della Latta e compagni sono arrivati terzi pur avendo davanti a loro 6 squadre: Spal con 9,07 milioni, Cesena con 6,72, Virtus Entella con 6,54, Pescara con 4,7, Perugia con 3,40 milioni e Rimini con 3,20. Se contiamo soltanto la parte fissa che è lo stipendio base, da pagare mensilmente o comunque entro il giorno 15 del terzo mese (pena la penalizzazione), la Carrarese con 1,6 milioni di euro aveva ben 21 società davanti a lei.

Si tratta, insomma, di una promozione in serie B storica ma ottenuta a costi contenuti e tenendo d’occhio il bilancio. Logicamente questa vittoria comporterà anche la corresponsione quasi nella sua interezza del milioncino di premi, molti dei quali erano legati proprio al salto di categoria.

Gianluca Bondielli

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