Corsa rosa per gli alluvionati. Ma Forlì non avrà il traguardo

Da Riccione a Cento, toccando anche Cesena. Il capoluogo confidava nell’arrivo nel nome di Baldini

di UGO BENTIVOGLI -
14 ottobre 2023
Corsa rosa per gli alluvionati. Ma Forlì non avrà il traguardo

Corsa rosa per gli alluvionati. Ma Forlì non avrà il traguardo

Si è alzato il sipario sull’edizione 2024 del Giro d’Italia e anche la Romagna avrà la sua tappa, dedicata agli alluvionati: sarà la numero 13 di venerdì 17 maggio, 179 chilometri perfettamente pianeggianti con partenza dalle spiagge dell’Adriatico, da Riccione, e arrivo a Cento. Certamente un arrivo in volata, come volata sarà a Forlì in un traguardo volante dedicato all’indimenticabile Ercole Baldini, il Treno di Forlì, scomparso il 1° dicembre 2022 e vincitore – tra i numerosi trofei – della corsa rosa nel 1958.

La tappa seguirà sostanzialmente il percorso della via Emilia, da Rimini, Cesena e Forlì fino a Faenza, proseguendo poi verso Conselice, poi Altedo, prima dell’arrivo in provincia di Ferrara. In pratica toccando le aree più colpite dall’alluvione dello scorso maggio. Dunque piena soddisfazione per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini: "Il Giro d’Italia è una delle più importanti manifestazioni sportive a livello internazionale, uno straordinario strumento di promozione del territorio, che il prossimo anno diventerà anche occasione per tenere accesi i riflettori su un territorio di grande bellezza, così duramente colpito dall’alluvione. Ringrazio gli organizzatori per questo segnale concreto di attenzione e di vicinanza a un’intera comunità, a conferma della insostituibile valenza sociale dello sport". Bonaccini e Corsini ritengono anche "doveroso" l’omaggio a Ercole Baldini, "uno dei più importanti ciclisti di tutti tempi, una delle espressioni più autentiche di una terra generosa, tenace e combattiva".

Tuttavia la decisione non trova unanimità: Albert Bentivogli, consigliere del Comune di Forlì e segretario della Lega in città, si dice contrariato: "La mancata assegnazione di una tappa del Giro d’Italia a Forlì ci lascia tanto amaro in bocca, alla luce soprattutto della promessa fatta qualche mese fa dall’assessore regionale Andrea Corsini, in occasione della presentazione del libro su Ercole Baldini nel salone comunale". In quell’occasione – qualche mese prima dell’alluvione – Corsini disse di aver chiesto agli organizzatori del Giro di dedicare un arrivo di tappa alla città del Treno. "Poteva essere l’occasione perfetta per ricordare uno dei ciclisti più titolati al mondo, il nostro Ercole Baldini, scomparso lo scorso anno".

In sostanza, per l’esponente leghista il traguardo volante è troppo poco. "Peccato: la famiglia Baldini, per quello che Ercole ha dato a questo mondo, avrebbe meritato un riconoscimento maggiore". Inoltre, "oggi una tappa del Giro d’Italia avrebbe contribuito alla ripartenza post alluvione mettendo a terra un indotto economico importante. Auspico che la voglia e l’intento della Regione di portare un evento di questa grandezza e portata turistica ed economica sia stata massima. Voglio pensare che tutto ciò non sia stata una scelta politica. Rimane il fatto che la Regione non ha mantenuto le promesse fatte".

Per ricordare Baldini resta un’altra proposta, quella di creare una deviazione nella tappa del 30 giugno 2024, la seconda della storica partenza del Tour de France in Italia. Quel giorno la Grand Boucle partirà da Cesenatico per arrivare a Bologna, un percorso che però tocca Ravenna e Faenza ’aggirando’ Forlì. Va detto che la decisione fu presa prima della morte di Baldini, dunque non poteva tenere conto della possibilità di un omaggio. È stato chiesto, tuttavia, di compiere una deviazione nel tratto che porta a Faenza per entrare brevemente nel Forlivese quel tanto che basta per transitare dalla frazione di Villanova, davanti alla sua casa affacciata sulla Via Emilia. La decisione non è stata comunicata.

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