Favoriti Freccia Vallone 2024: la griglia. Skjelmose in pole, ma senza i ‘fenomeni’ occhio alle sorprese

In assenza di Pogacar e degli altri, il danese prova a centrare la prima classica. Fra le possibili sorprese il debuttante De Pretto

di ANGELO COSTA -
16 aprile 2024
Freccia Vallone 2024, tra i favoriti Mattias Skjelmose (Ansa)

Freccia Vallone 2024, tra i favoriti Mattias Skjelmose (Ansa)

Roma, 16 aprile 2024 – Inserita fra l’Amstel e la Liegi, la Freccia Vallone 2024 ha un prestigio e una tradizione che l’avvicina alle classiche monumentali: nelle 87 edizioni fin qui disputate annovera nell’albo d’oro quasi tutte le grandi firme, da Coppi a Van Looy, da Merckx a De Vlaeminck, da Moser a Saronni, da Hinault a Fignon fino a Pogacar, vincitore un anno fa. Non ci sarà lo sloveno sul percorso che per la prima volta proporrà ben quattro scalate dell’iconico muro di Huy, dove l’ultima ascesa solitamente sceglie il vincitore: uno sprint in salita su pendenze feroci che dopo 199 chilometri con una decina complessiva di strappi premia il più forte. Ecco la griglia dei favoriti di una corsa che quest’anno non vede al via nessuno dei fenomeni in circolazione.

In pole

Matias Skjelmose

Secondo un anno fa, quando dimostrò di esser adattissimo alle Ardenne, il danese si ripresenta per andare a segno: viene da un inizio stagione di piazzamenti, non gli resta che battere un colpo importante.

Prima fila

Juan Ayuso

Lui pure reduce da un ottimo avvio di stagione, ha l’occasione per lasciare un segno importante in una classica: correre da leader lo stimola, percorso e finale sembrano fatti apposta per le sue caratteristiche.

Dylan Teuns

Nell’albo d’oro due anni fa, è un altro di quelli che su queste strade si esalta. E’ bravissimo a correre nell’ombra e sbucare all’improvviso, in una classica come questa la strategia ideale. Seconda fila

Marc Hirschi

Secondo all’Amstel dopo una corsa all’attacco, prova a rifarsi subito in una classica che ha già conquistato. Due i possibili ostacoli: l’ambizione del compagno Ayuso e le energie che ha speso domenica.

Alexander Vlasov

Salendo sul podio due anni fa ha già dimostrato che questa classica può essere per lui. Non corre da un mese, dopo aver fatto bene quasi sempre, se ritrova subito brillantezza è uno da tener d’occhio. Terza fila

Benoit Cosnefroy

Reduce da un Amstel buona ma non buonissima, il francese prova a far valere la sua ottima forma in una corsa che ha sempre interpretato bene, pur pagando dazio nel finale all’insù a gente più esplosiva di lui.

Tom Pidcock

Sulla spinta della vittoria nell’Amstel il britannico punta a un immediato bis in una corsa dove è già finito nei primi dieci: di solito è un osservato speciale, dopo il successo di domenica di più. Outsiders

Davide De Pretto

Dopo i buoni segnali lanciati alla Coppi e Bartali e ai Paesi Baschi, il ventunenne veneto viene proiettato in una dimensione per lui nuova: è un test, ma se l’affronta come quelli superati finora potrebbe stupire.

Tjesi Benoot

Di poter arrivare davanti sul muro di Huy l’ha già fatto vedere nelle ultime due edizioni, dove si è piazzato: adesso che non si deve spremere per compagni illustri ha la forma ideale per il salto di qualità.

Maxim Van Gils

Piazzamento dopo piazzamento, il talentino belga continua a mostrare segnali di crescita: ora cerca quel risultato che gli manca per certificare la sua dimensione di protagonista.

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