Giro dell’Emilia, terzo sigillo per Roglic . Spettacolo nella tradizione su per San Luca

Ciclismo La grande classica si è conclusa fra due ali di folla con il successo dello sloveno davanti al connazionale Pogacar

1 ottobre 2023
Giro dell’Emilia, terzo sigillo per Roglic . Spettacolo nella tradizione su per San Luca

Giro dell’Emilia, terzo sigillo per Roglic . Spettacolo nella tradizione su per San Luca

Primoz Roglic è di nuovo il re di San Luca: lo sloveno della Jumbo Visma, vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, ha trionfato per la terza volta in carriera al Giro dell’Emilia, anticipando sull’arrivo il connazionale Tadej Pogacar che con la sua Uae aveva tenuto sotto controllo la corsa. Ma sul tratto finale della salita di San Luca, Roglic è riuscito a resistere ai suoi attacchi e poi bruciarlo negli ultimi metri. Il Giro dell’Emilia è una corsa che Roglic adora, anche per la maxi mortadella, come ha detto sorridendo dopo l’arrivo, che il vincitore si porta a casa. Alla vigilia aveva postato su Instagram un selfie con il santuario di San Luca sullo sfondo, definito da lui stesso "un vecchio amico". Che non lo ha tradito nemmeno stavolta. Sapeva che l’avversario da battere era sempre lo stesso, quello con il quale si divide l’amore dei tifosi sloveni. Pogacar voleva vincere per iscrivere per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro della corsa. E perché sentiva profumo di Tour: l’anno prossimo, infatti, la Grande Boucle, affronterà per due volte proprio questa salita alla seconda tappa del ‘Grand Depart’ italiano che arriverà nel centro di Bologna. Pogacar ha messo al lavoro la squadra: prima Diego Ulissi, poi Adam Yates hanno scremato il gruppo. Ma quando sono rimasti solo i più forti, nell’ultima delle cinque ascese, Pogacar, dopo la curva delle Orfanelle come sempre colorata di giallo dai tifosi di Pantani, lungo il portico più lungo d’Europa patrimonio dell’Unesco, non è riuscito a scrollarsi di ruota gli avversari più temibili.

A partire proprio da Roglic, che prima ha resistito alla sfuriata di Pogacar, poi lo ha saltato di potenza arrivando a braccia alzate sotto il santuario, davanti proprio a Pogacar e all’altro gemello Yates, Simon. Quarto il vincitore della passata edizione Eric Mas, ottavo Giulio Ciccone, primo degli italiani. Per Roglic potrebbe essere una delle ultime, se non l’ultima, vittoria in maglia Jumbo-Visma, lo squadrone che si fonderà con l’altra corazzata Soudal, ma che, come ha confermato lo stesso Roglic prima della partenza di Carpi, non lo vedrà nelle sue fila il prossimo anno.

Matteo Alvisi

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