Il personaggio. Arzuffi e il fascino delle Fiandre: "Un sogno che costa fatica»

La ciclista brianzola ha chiuso il “giro“ al cinquantaseiesimo posto "Ma quanta adrenalina".

di DANILO VIGANÒ -
6 aprile 2024
Arzuffi e il fascino delle Fiandre: "Un sogno che costa fatica"

Arzuffi e il fascino delle Fiandre: "Un sogno che costa fatica"

Qualunque sia il risultato finale, correre il Giro delle Fiandre è una grande emozione. Il dispendio di energie è alla massima potenza. L’adrenalna alle stelle. Alice Maria Arzuffi, classe 1994 professionista della Ceratizit WNT Pro Cycling, racconta le sue emozioni come quelle provate sulle Cotes, i muri terribili di una corsa massacrante e dal fascino intramontabile. "Essere in gara al Fiandre è come realizzare un sogno anche se costa fatica, impegno e notevole concentrazione - spiega Alice -. E’ una corsa interminabile verso la storia del ciclismo. La Ronde è una bellissima coreografia di pubblico, di bandiere, di urla come nessun’altra gara sa offrire. Per poter arrivare a goderti gioie ed emozioni devi essere più forte dei momenti difficili e dimostrare costanza. Ci vogliono enormi sacrifici per portare a termine una classica come questa".

Il momento più difficile, Arzuffi l’ha vissuto sul Koppenberg una salita che ha una lunghezza di 600 metri, un dislivello di 63 metri e una pendenza media del 11.1% e punte massime del 22%. La salita ottiene quindi 155 punti di difficoltà. "E’ quando ho perso l’occasione di stare davanti. Scollinare sul Koppenberg, che personalmente toglierei dal percorso, significa rimanere sulle ruote del gruppo di testa. Ho provato più volte ad anticipare la salita con una serie di allunghi ma non ho avuto fortuna. Sotto la pioggia, e con le tacchette degli scarpini da pulire, tante ragazze sono salite a piedi compresa la sottoscritta. E così la mia gara è stata compromessa e si è selezionato un gruppetto che è andato all’arrivo. A volte stare bene di gambe non basta, ci vuole anche molta fortuna".

Alice Arzuffi ha chiuso il suo Giro delle Fiandre al 56simo posto su 144 partecipanti di cui 88 hanno raggiunto il traguardo di Oudenaarde in Belgio. Non tutto è andato storto per la brianzola che ha interpretato la corsa con la solita energia e grande professionalità fin dalla prima colazione fatta di pane, uova sode, avocado e porri con le banane. "Mi piace curare ogni dettaglio, specialmente l’alimentazione che per una ciclista è fondamentale. Quando affronto queste corse ho sempre il desiderio di sacrificarmi, di dare il massimo per me stessa e per la squadra a cui appartengo. La soddisfazione è quando l’adrenalina entra in circolo, mentre in gruppo pedali tra due ali di folla di una gara importante. E’ una fantastica sensazione". Questa è Alice Arzuffi, brianzola di Seregno, che ha sempre voglia di darci dentro per arrivare ancora più pronta ai prossimi appuntamenti, che saranno quelli alle gare di Chambery (Francia) e della Liegi Bastogne Liegi.

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