"Ivano Fanini e il Giro d'Italia: un legame che non si è mai reciso"

Ex corridori di Ivano Fanini diventano ispettori del Giro d'Italia. Il legame tra l'organizzazione e Fanini, che ha portato 15 volte la sua squadra al Giro, è ancora forte. Spera che questo entusiasmo possa contagiare la città.

3 dicembre 2023

Ivano Fanini e il Giro d’Italia, un cordone ombelicale che non è mai stato reciso. Né dopo i quindici giri d’Italia disputati dalle sue squadre, né dopo le numerose vittorie. E anche adesso il legame c’è. Saranno, infatti, due suoi ex corridori, approdati negli anni ’90 al professionismo grazie a Ivano Fanini, gli ispettori incaricati dall’organizzazione di verificare e dare il via libera finale al tracciato nella parte che va dal chilometro zero alla partenza a due chilometri dall’arrivo. Un compito delicato che Maurizio Molinari e Marco Della Vedova ricoprono da ben diciotto anni.

"Mi fa piacere – conferma Ivano Fanini – sapere che due miei ex atleti, con i quali mantengo uno splendido rapporto perché persone veramente di spessore e serissime, ricoprano ruoli così importanti e decisivi. Questo dimostra che la scelta fatta a suo tempo di introdurli nel professionismo era giusta, sia a livello sportivo che umano. Oltre a loro c’è il rapporto con lo storico direttore di corsa, Stefano Allocchio". Insieme a questa curiosità Ivano Fanini, una vera istituzione del ciclismo a Lucca e in tutto il mondo, si augura che questa bellissima novità porti beneficio, non solo alle due ruote, ma a tutto il comparto sportivo lucchese.

"Ci sono – ha aggiunto Fanini – molti parallelismi fra il 1984 e l’attuale situazione della Lucca sportiva. In quell’anno, su mia iniziativa, riuscimmo a ottenere il prologo; poi bissato con l’arrivo del 1985. Tutto questo generò un entusiasmo collettivo che Lucca non ha conosciuto spesso per le manifestazioni sportive".

Fanini, che vanta il primato dell’esistenza di una squadra ciclistica professionistica (37 anni) e le partecipazioni consecutive al Giro d’Italia (ben 15) conclude: "Spero che l’entusiasmo che sta provocando e che provocherà sempre più l’arrivo della tappa del Giro d’Italia possa contagiare una città che, da sempre, è piuttosto freddina in ambito sportivo".

Mas. Stef.

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