Bagnaia senza confini: "Voglio il terzo mondiale MotoGp. E vincerò in Superbike”
Il campione della Ducati prenota il tris: "Ma sarà difficilissimo, ci saranno otto rosse e anche Marc Marquez. In futuro farò la Sbk, so che andrò forte"
Il Mondiale, il terzo di fila, il matrimonio, il duello fra ’fratelli’ in Ducati, quello con Marquez. E chissà quali e quante altre cose, Pecco Bagnaia è pronto e ha già voglia di incorniciare nel suo 2024.
Azzardiamo subito: Bagnaia, è pronto per il tris?
"Vincere due mondiali di fila è stato fantastico e questo, come pilota, ti porta a un livello superiore. Certo, per vincere il secondo ho dovuto fare un bello scatto in avanti. Sotto tutti gli aspetti. Così si deve essere obiettivi e per guardare al terzo titolo, lo scatto dovrà essere doppio. Ma il mio traguardo personale è chiaro: devo continuare a crederci e provare a fare sempre meglio".
Sa che i suoi avversari più forti li avrà tutti in... casa?
"So che ci saranno otto Ducati in pista e che quindi dovrò essere molto competitivo".
E sa anche che fra questi ci sarà quel pilota, quel tale, che si chiama... Marc Marquez. Le dice qualcosa?
"Beh, Marquez ha scelto Ducati perché è la moto più forte. La migliore. Detto questo...".
Detto questo?
"Marc è velocissimo e sarà sicuramente un avversario forte. Ma non sarà l’unico che dovrò battere. So bene quanto sono veloci Bez, Bastianini, Martin e ci metto anche Morbidelli".
Bezzecchi e Martin, nel 2023, avrebbero potuto soffiarle il Mondiale: in cosa li ha temuti di più?
"Di sicuro ’ruberei’ a Jorge l’esplosività che mette nelle sue gare. A Bez, invece, la tenacia con cui corre e cerca il risultato".
Accipicchia, proprio lei parla di tenacia? Se non ne avesse avuta, dopo il botto di Barcellona…
"È successo tutto in un istante e quello venuto dopo non è stato un periodo facile. Il mio obiettivo era tornare il prima possibile quello che ero dal punto di vista sportivo, ovvero un pilota veloce. Punto".
In quei giorni ha mai pensato che non avrebbe vinto il suo secondo Mondiale in MotoGp?
"Io sono un tipo molto orgoglioso, non lo nascondo, e quindi ho sempre pensato di vincere. Che avrei vinto ancora io. Sincero? Non avrei mai accettato la sconfitta. Mi conosco bene".
C’è una gara del 2023 che rappresenta al meglio il suo orgoglio?
"Il poker che ho firmato al Mugello è stato fantastico. E’ stato un weekend da sballo: Sprint Race, giro più veloce sulla pista, pole position e gara. Ho preso tutto io, nel Gp d’Italia. Il massimo".
Tutto questo col numero 1 stampato sulla carena: e quel numero è ancora suo.
"Secondo me dovrebbe essere obbligatorio farlo prendere a chi vince il titolo in MotoGp. Perché vincere questo Mondiale è davvero una cosa per pochi. E in pochi possono permetterselo".
Dica la verità: non le pesa neanche un po’?
"E’ chiaro che la responsabilità di essere identificato come il più forte si fa sentire. E di conseguenza devi sempre pensare che devi ridimostrare di essere il numero uno. Ma va bene così. Assolutamente".
Lei intanto si è portato subito avanti: due Mondiali di fila li avevano conquistati solo Marquez e Valentino. Come si sente leggendo questa statistica?
"Per essere al loro livello mi mancano ancora un po’ di Mondiali. Altro che pensare alle statistiche...".
Già, siamo di nuovo a parlare di Marquez. Come se lo immagina sulla Desmo del Team Gresini?
"Di Marc dico questo: a Valencia, nei test dopo la fine della stagione 2023, è sceso dalla Honda, è salito sulla Ducati ed è andato subito veloce. Tirate voi le somme".
E lei che impressione ha avuto della Desmosedici 2024?
"L’ho provata e la prima sensazione è stata subito buona. E’ una moto che mi piace e con la quale mi piace immaginare la prossima stagione".
Ducati campione in MotoGp e nel Mondiale Superbike con Bautista: è vero che le piacerebbe provare anche l’avventura in Sbk?
"Io credo che vincerei il titolo anche lì. Anzi, sono proprio sicuro che mi riuscirà. Magari più avanti, magari fra qualche tempo. E sarò campione anche in Superbike".
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