Crisi nera per Ktm: quasi 3 miliardi di debiti. Ma il progetto MotoGp prosegue

Gli austriaci hanno presentato una istanza di insolvenza. Stipendi arretrati per 40 milioni di euro: i dipendenti temono per il posto di lavoro

di MANUEL MINGUZZI
2 dicembre 2024
Pedro Acosta, stella di KTM

Pedro Acosta, stella di KTM

Bologna, 2 dicembre 2024 – Grave crisi finanziaria per KTM. E’ insolvenza per l’azienda austriaca che ha presentato un piano di riorganizzazione con i creditori ed entro febbraio si capirà se sarà stato accettato oppure no. Il piano di insolvenza è stato presentato venerdì presso il tribunale di Ried e riguarda KTM AG e le due controllate KTM Forschungs e KTM Components, oltre a 3.623 dipendenti a rischio per i loro stipendi e per i loro posti di lavoro. Si parla di un debito consistente da quasi 3 miliardi con circa 2500 creditori in attesa. All’interno di questa difficile crisi economica, KTM Ag ha un debito di oltre un miliardo di euro ed è esposta con le banche austriache, oltre a un debito con i fornitori di poco meno di 400 milioni di euro. E i dipendenti? Attendono i loro stipendi arretrati (circa 40 milioni in totale). Via dunque al piano di riorganizzazione, ma in Austria c’è stupore per l’emergenza che si è creata attorno al colosso motoristico: “Vogliamo da KTM risposte chiare su come si è passati da buoni guadagni a un piano di ristrutturazione”, l’avvertimento del ministro dell’Economia Martin Kocher. Insomma, un disastro, ma il progetto della MotoGp va avanti.

Beirer: “Rimarremo in tutte le serie”

Mentre i dipendenti soffrono e tremano per i loro stipendi, l’azienda ha garantito recentemente che non toccherà la sua partecipazione al mondo delle corse, seppur con una riduzione in alcuni settori, mentre in Moto gp si continuerà con le quattro moto attualmente in griglia. I dipendenti rischiano di non veder saldati gli emolumenti, ma si parla di un pagamento attraverso il fondo di compensazione per l’insolvenza, anche se ci vorranno mesi. Inoltre, la produzione si fermerà a gennaio e febbraio e proseguirà con un taglio delle ore di lavoro. Per ora Pit Beirer conferma la presenza di KTM nelle corse: “Rimarremo in tutte le serie in cui siamo presenti”, le parole del responsabile motorsport. Con Dorna il contratto di KTM scade nel 2026 e le quattro moto dovrebbero rimanere in corsa, Pedro Acosta e Brad Binder nel team ufficiale, Enea Bastianini e Maverick Vinales in quello satellite, ma sparirà il marchio Gas Gas. Ci sarà però una riduzione negli altri settori. In Moto 3 e Moto 2 niente marchio Husqvarna e il team Intact non riceverà finanziamenti e alla Dakar saranno presenti solo 3 piloti, scrive motorsport.com. A soccorrere KTM potrebbe però arrivare Red Bull, che è da tempo sponsor delle moto in gara nel motomondiale. Mateschitz potrebbe contribuire a livello finanziario per aiutare KTM a sopravvivere e il rapporto con Stefan Pierer, grande capo di KTM, è molto solido. Secondo il Salzburger Nachrichten ci sarebbero stati anche colloqui recenti tra i due: probabilmente Mateschitz ha voluto conoscere nel dettaglio la situazione per valutare concretamente un intervento.

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