KTM mette in vendita le azioni di MV Agusta: prosegue la crisi austriaca

Gli austriaci si disfano di MV Agusta, considerata non un asset principale: potrebbe tornare a Sardarov. Intanto via a una indagine su KTM

di MANUEL MINGUZZI
19 dicembre 2024
La MV Agusta che ha partecipato al mondiale Supersport

La MV Agusta che ha partecipato al mondiale Supersport

Bologna, 19 dicembre 2024 – Indagini in Austria, piano di riorganizzazione finanziaria, cessione delle quote di MV Agusta. KTM vive una crisi senza precedenti, tanto che qualcuno insinua ancora dubbi sulla partecipazione al mondiale Moto gp 2025. Per ora KTM conferma il progetto motorsport, quindi anche la top class, ma il manager di Pedro Acosta si è detto preoccupato della situazione dell’azienda, soprattutto in relazione agli sviluppi della moto che rischia di non tenere il passo delle rivali. Intanto, gli austriaci sono sotto indagine e stanno per cedere le quote di MV Agusta, la cui maggioranza era stata acquistata non molto tempo fa, a marzo 2024.  

Curatore fallimentare al lavoro

MV Agusta sta per cambiare nuovamente proprietà. La casa di Varese non è considerata un asset fondamentale da KTM, che è in crisi finanziaria, così un curatore fallimentare sta lavorando alla cessione delle quote in possesso degli austriaci, che avevano completato l’acquisizione del 50,1% dell’azienda a marzo 2024, dopo che a novembre 2022 erano entrati con il 25%. L’intera quota azionaria di maggioranza passerà ora di mano come affermato dal tribunale dell’Alta Austria, con un curatore fallimentare al lavoro per trovare acquirenti. Potrebbe addirittura esserci un clamoroso ritorno di Timur Sardarov, il vecchio proprietario prima della cessione a KTM. Nei giorni scorsi gli austriaci avevano affermato come Agusta non fosse un asset principale, ma l’azienda italiana aveva risposto a suon di numeri, con 4000 moto vendute nel 2024 e una crescita annua del 116% e un volume raggiunto a luglio già pari a tutto quello del 2023. Su Motorsport.com, invece, si parla di 2000 moto invendute e che sarebbero ferme nei magazzini austriaci, con produzione ridimensionata e un taglio del 20% sugli stipendi dei dipendenti. Non è finita qui, perché la crisi di KTM, con quasi 3 miliardi di debiti, non passa inosservata in Austria, con le istituzioni che stanno indagando su eventuali violazioni sulle norme, anche considerando che l’azienda è quotata in Borsa. La società madre, ovvero Pierer Mobility AG è sotto la lente di ingrandimento della FMA, ovvero l’autorità per i mercati finanziari austriaca. Insomma, non una bella situazione. Intanto, Pierer Mobility sta lavorando a un piano di ristrutturazione finanziaria con diversi partner, sia nuovi che già esistenti. Tradotto si potrebbe dire che KTM sta cercando fondi per sopperire alla crisi: “PIER Mobility AG incarica Citigroup Global Markets Europe AG di riorganizzare il suo assetto proprietario – si legge nella nota - PIER Mobility AG è attualmente in trattative con potenziali investitori strategici e finanziari. Questi includono sia i partner esistenti che nuovi investitori strategici e finanziari. Citigroup Global Markets Europe AG è stata incaricata oggi di supportare questo processo in modo strutturato, trasparente ed efficiente, nell'interesse di tutte le parti interessate. L'obiettivo del processo di investimento è far sottoscrivere agli investitori un aumento di capitale in contanti o strumenti finanziari di PIERER Mobility AG. Questi fondi saranno utilizzati per rafforzare il Gruppo PIERER Mobility, in particolare KTM AG. Per portare a termine il processo di investimento strutturato, sarà necessario convocare a tempo debito un'assemblea degli azionisti per approvare le relative delibere”. La salvezza di KTM passa da questo. Leggi anche - Moto gp, Martin felice della nuova Aprilia: "Il potenziale è buono"