Martin elogia Pramac: “Un team di 20 persone ha battuto una squadra di 200”
L’iridato della MotoGp: “È Davide che batte Golia. Quando Ducati non mi ha scelto sono diventato ancora più determinato”
Bologna, 28 novembre 2024 – Jorge Martin è stato il primo pilota dell’era MotoGp a vincere un mondiale con un team satellite. Una impresa storica, seppur ottenuta con moto aggiornata, perché la vittoria del team Pramac rappresenta bene il racconto della sconfitta di Golia contro Davide. Lo stesso Martin ha voluto amplificare il concetto e sottolinearlo nel corso della trasmissione El Horniguero, dove il campione del mondo ha anche ammesso di aver trovato ulteriore motivazione dopo la scelta di Ducati di non promuoverlo nel team ufficiale. E traendo forza ha poi battuto Bagnaia, facendo la storia assieme a Paolo Campinoti e Gino Borsoi.
Martin: “Volevamo fare la storia”
Deciso e determinato a vincere un titolo con un team satellite. Jorge Martin ha utilizzato la scelta di Ducati, gli è stato preferito Marc Marquez, per mettere benzina nel motore della sua determinazione e battere Pecco Bagnaia nella volata iridata 2024. Lo ha affermato il pilota spagnolo, che dal 2025 sarà in Aprilia: “Quando Ducati ha cambiato i piani e non mi ha promosso nel team ufficiale ho messo ancora più determinazione nel cercare di vincere il mondiale e fare la storia. Volevo diventare il primo a vincere il titolo in un team satellite”. Ducati si pentirà della scelta? Forse no, perché Bagnaia-Marquez è la miglior coppia al mondo e con la moto migliore del mondo è probabile che i titoli rimarranno a Borgo Panigale. Martin, allora, proverà a fare da guastafeste in Aprilia, dove il primo contatto con la moto è stato positivo, seppur con diverse aree da migliorare. Intanto, è ancora tempo di festeggiare una impresa titanica: “Un team di 20 persone ha battuto una struttura di 200, questo significa che ogni membro di Pramac ha lavorato per 10”, la sentenza di Jorge. Ora un nuovo capitolo per Martin che proverà ad alzare l’asticella di Aprilia, unica marca che in stagione è riuscita a vincere un gp togliendo l’egemonia di Ducati. Noale punterà su una coppia di piloti di talento, ci sarà anche Marco Bezzecchi, ma è evidente che toccherà anche agli ingegneri rendere la moto competitiva contro la Desmosedici. Missione non facile, ma oggi appare più in grado di farcela Aprilia rispetto a una KTM in crisi finanziaria e le giapponesi in preda a una crisi tecnica che richiede tempo. Se si dovesse stimare la vera rivale di Borgo Panigale probabilmente il dito sulla cartina geografica finirebbe su Noale. Martin, dunque, ha ancora voglia di vincere titoli, ma tolta l’ossessione del primo ora può ragionare con maggiore serenità: “Voglia di vincerne altri? Da un lato ho raggiunto l’obiettivo della mia vita e tutto quello che verrà sarà un regalo, dall’altro lato ho ancora davanti 8-10 anni di carriera e sono certo che gareggerò per altri titoli mondiali”.
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