Motogp, Dall’Igna: “Non sarà un problema avere sei moto. Gp25? Ecco dove migliorarla”

Il direttore generale parla chiaro: due moto in meno non saranno un problema, ma dobbiamo migliore la Gp25 in due aree. E già si lavora al 2027…

di MANUEL MINGUZZI
27 novembre 2024
Gigi Dall'Igna

Gigi Dall'Igna

Bologna, 27 novembre 2024 – Ducati sul tetto del mondo, con la coppia di piloti migliore del mondo, ma anche con due moto in meno per effetto del passaggio di Pramac a Yamaha. Il direttore generale di Ducati Corse non lo vede come un problema e oggi il suo pensiero è rivolto più che alle moto in pista a chi è andato via, ovvero Jorge Martin ed Enea Bastianini, che hanno rinforzato due marche avversarie. Potrebbe essere un mondiale più combattuto, questo sì. E sulla Gp25 ci sono due aree da cercare di migliorare, ben sapendo che fare molto meglio della Gp24 in termini di prestazione è quasi impossibile. Non solo, dal 2027 cambieranno sensibilmente i regolamenti e Ducati vuole farsi trovare pronta con largo anticipo.

Dall’Igna: “Migliorare motore e spin in curva”

Ducati ha vinto tutte le gare della stagione tranne una, segno di un dominio incontrastato di una Gp24 che più di così non poteva fare e migliorare ciò che già va forte è difficile, ma ci si può provare. Non aveva senso prendersi il rischio di stravolgere un progetto, così si cercheranno piccoli miglioramenti nelle aree in cui si può fare meglio. Eccole: “Introdurre tante differenze sarebbe stato rischioso, la Gp25 sarà un miglioramento e vogliamo farlo sul rettilineo, dove alcuni rivali sono più forti, e mi piacerebbe migliorare anche lo spin a centro curva”, l’analisi di Dall’Igna. Ci saranno meno dati a disposizione con Ducati che passa da otto a sei moto, di cui tre ufficiali. Per l’ingegnere non è questo il problema più grande: “Non penso influirà sulle prestazioni – la risposta di Dall’Igna come si legge su motorsport.com – In passato abbiamo visto marchi passare da due a quattro senza un netto miglioramento nei risultati. Per noi il vero problema è che Martin correrà in Aprilia, così come Bastianini che è passato in KTM. La vera differenza è questa”. Ma Ducati non deve pensare solo al 2025 e alla gestione del dream team con Marc Marquez e Pecco Bagnaia, perché dal 2027 ci sarà un consistente cambio regolamentare, con meno aerodinamica e meno dispositivi elettronici come l’abbassatore. Ducati sta già iniziando a lavorare sul futuro: “Stiamo già lavorando sul progetto e abbiamo delle idee nuove. Quando si vedranno in pista? Ancora non lo sappiamo, sicuramente l’anno prossimo”. Infine, un pensiero su Fermin Aldeguer che nel 2025 sarà in griglia in Moto gp con una Ducati Gresini non ufficiale. Dall’Igna crede molto nel talento dello spagnolo: “E’ uno dei talenti futuri della Moto gp e sono felice di averlo in Ducati. Alcune cose le ha già buone, altre le deve migliorare, ma penso che il team lo possa aiutare. Tra un paio di anni sarà in lotta”.

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