MotoGp, Acosta e la crisi della Ktm: cosa sta succedendo?

Moto in calo negli ultimi Gran premi, il giovane pilota va in azienda per capire la catena di comando e cercare risposte

di MANUEL MINGUZZI -
10 luglio 2024
Pedro Acosta

Pedro Acosta

Bologna, 10 luglio 2024 – Un Pedro Acosta in calo dopo un avvio sfolgorante, ma molto probabilmente è la Ktm che guida a essere calata a fronte dei continui miglioramenti di Ducati e Aprilia. Lo spagnolo è infatti attardato in classifica mondiale con il sesto posto a 110 punti, distanziato di 112 da Pecco Bagnaia e alle spalle anche di Maverick Vinales, che è il primo dei non Ducati con 125. Insomma, se Ktm vuole puntare un giorno al titolo dovrà trovare il bandolo della matassa e non si tratterà solo di cambiare piloti, entreranno Vinales e Bastianini. Anzi, forse ci sarà da convincere Acosta a continuare con gli austriaci dato che il baby fenomeno spagnolo ha deciso di passare qualche giorno in azienda per capirne la catena di comando.

Acosta: “Voglio capire”

Pedro Acosta va in azienda in Austria per capire le dinamiche interne a Ktm. Sul piatto c’è lo sviluppo della moto, la catena decisionale e anche l’uscita di scena di Fabiano Sterlacchini, il responsabile tecnologico che era in Ducati e aveva scadenza di contratto con gli austriaci nel 2025. La trattativa per il rinnovo non è andata a buon fine dopo tre anni di lavoro e Ktm ha deciso di interrompere la collaborazione dallo scorso fine settimana, segnala Motorsport.com, un ulteriore punto di domanda per Acosta che vuole vederci chiaro. “Passerò in Austria tutto il tempo che serve per conoscere, vedere le cose e sapere quello che accade – le parole dell'e campione mondiale Moto 3 e Moto 2 – Penso sia sempre meglio comunicare le cose faccia a faccia e conoscere le dinamiche dentro la fabbrica. Sono con loro da tanto tempo ma è diverso rispetto a Moto 3 e Moto 2”. E proprio sull’addio di Sterlacchini Acosta vuole approfondire, conoscerne i motivi, valutare come si procederà a livello tecnico sullo sviluppo della moto che appare essersi fermato dopo un buon inizio: “Non so cosa sia successo – l’ammissione di Pedro – Credo che il risultato al Sachsenring sarebbe stato lo stesso con o senza di lui anche perché non è venuto a tutti i gran premi. Diciamo che la gestione delle gare è un po’ strana e Sterlacchini l’ho visto solo a tre gp”. Ducati, nonostante non abbia concessioni o possibilità di test, continua a progredire e ha dominato al Sachsenring, Aprilia è competitiva spesso al venerdì ma cala domenica, tuttavia resta seconda forza, mentre Ktm ora è terza davanti alle giapponesi. Ci vuole tempo, Acosta lo sa, ma vuole anche capire quanto servirà per avere una moto da titolo: “Roma non è stata costruita in un giorno – la chiosa di Acosta – Ho sempre voluto essere qui e voglio ancora essere qui, ora sta a me uscire da questa situazione”. Ora un mese di stop in calendario fino al Gran premio di Gran Bretagna in programma dal 2 al 4 agosto.

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