Motogp, Bautista wild card a Sepang. “Non andrà solo per divertirsi”

Il due volte campione del mondo Superbike guiderà una Ducati griffata Aruba, si tratta di un premio ma non sarà una gita turistica: vuole essere competitivo

di MANUEL MINGUZZI -
7 novembre 2023
Alvaro Bautista

Alvaro Bautista

Bologna, 7 novembre 2023 - Un po’ il mondo capovolto. Di solito sono i piloti Moto gp a fine carriera, o in crisi di risultati, a riciclarsi nel mondiale Superbike, di certo competitivo ma con meno pressioni, mentre stavolta sarà il contrario. Il due volte campione del mondo con le derivate di serie andrà a sparigliare lo schieramento Moto gp a Sepang in Malesia. Alvaro Bautista, fresco di titolo iridato con la Ducati Panigale del Team Aruba, ha ricevuto la wild card per partecipare, con le stesse effigie del team Superbike, al gran premio di Malesia dove andrà a rimpolpare il lotto di moto bolognesi. E chissà che non possa rivelarsi una mina vagante nel duello per il titolo mondiale tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin. La wildcard è stata concessa da Ducati come sorta di premio per i titoli del mondo conquistati da Alvaro in sella alla Panigale, ma lo spagnolo di sicuro non andrà a Sepang in gita: cercherà di essere competitivo ai massimi livelli.  

Il manager di Aruba: “Non andrà solo a divertirsi”

Il campione del mondo Superbike Alvaro Bautista torna dunque in Moto gp dopo cinque anni. Nel 2018 la sua era stata la classica scelta per rilanciarsi, come spesso accade a chi perde competitività tra i prototipi e trova nelle derivate di serie nuovi stimoli e un paddock diverso, e ha avuto ragione. Dopo due titoli del mondo in Ducati e due anni in Honda in precedenza, Bautista torna nel motomondiale con una wild card offerta da Borgo Panigale come premio per i grandi risultati in Superbike. D’altronde, con Bautista la Ducati è tornata sul tetto del mondo dopo il dominio di Rea con Kawasaki e il mondiale vinto nel 2021 da Razgatlioglu su Yamaha: Alvaro ha fatto dunque la storia di Borgo Panigale e il suo riconoscimento sfocerà appunto nella possibilità di guidare una Desmosedici in una gara ufficiale. Bautista lo aveva già fatto due volte nei test, trovando peraltro a Misano un ottimo tempo di 1’32.590 e con un ritmo niente affatto male per chi era disabituato ai prototipi. E allora Bautista, 38 anni, non andrà in Malesia in gita premio e a fare la comparsa, ma cercherà di essere oltremodo competitivo. Parola del team manager di Aruba Stefano Cecconi: “Alvaro non andrà in Malesia soltanto per esserci - le sue parole - Ha svolto il test ed è andato bene; è stato un premio per aver vinto il mondiale l’anno scorso. Il secondo test è stato un caso (l’infortunio di Michele Pirro, ndr). Penso che in cuor suo abbia iniziato a pensare in grande”. Si sa, tornare dopo cinque anni, praticamente un’era geologica nel motociclismo, non è facile, ma i tempi di Bautista sono stati buoni nei test e c’è possibilità di fare cose egregie. Certo, vincere è praticamente impossibile ma competere si può: "Ovviamente non puoi puntare a vincere in appena un Gran Premio - ancora Cecconi - Ma non ce lo vedo andar lì soltanto per divertirsi. Penso che si aspetti di andar forte su quella pista, specialmente se farà caldo. Correrà senza pressione dato che il Campionato Superbike è finito, quindi potrà godersi la wildcard. Penso che sarà divertente”. Si parte venerdì notte con le Libere 1 alle 3.45 e le Practice, che danno accesso alla Q2, alle ore 8. Leggi anche - Moto gp, Marquez: "Da due anni non vinco una gara, difficile pensare al titolo 2024"

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