MotoGp, la crisi della Honda. Mir: “Appena spingo cado". E Puig ammette: "Siamo Confusi"

Il team giapponese ultimo ad Austin con Marini a 33 secondi dal vincitore, un anno fa vinse Rins. L’ala dorata punta su Jerez e gli aggiornamenti, ma se non funzioneranno servirà cambiare direzione

di MANUEL MINGUZZI -
22 aprile 2024
Joan Mir

Joan Mir

Roma, 22 aprile 2024 – Si avvicina il Gran premio di Spagna, in programma domenica 28, e la Honda vive un periodo di crisi sempre più grave. L’ala dorata è ultima nella classifica costruttori e in fondo anche in quella dei team, mentre a Austin, dove vinse un anno fa con Alex Rins, è arrivata ultima con Luca Marini addirittura a 33” dal vincitore Maverick Vinales. Pure Alex Marquez, che era caduto, è riuscito a risalire in sella e a sopravanzare il fratello di Valentino Rossi, che ha portato al traguardo l’unica Honda rimasta in gara, con Mir, Nakagami e Zarco finiti fuori. Crisi tecnica evidente, perché nemmeno i piloti sembrano in grado di capire cosa non va e appare il classico caso in cui la teoria non è supportata dalla pratica: probabilmente Marc Marquez ha preso la decisione giusta ad andarsene.

Mir: “Speriamo in Jerez”. Puig: “Siamo confusi”

A Jerez sarà un fine settimana campale per Honda, che porterà numerosi aggiornamenti sulla moto. Se funzioneranno si continuerà ad investire sulla direzione intrapresa, se invece non ci saranno sensibili miglioramenti si virerà radicalmente su una strada opposta. La pensa così Joan Mir, ormai in presa ad una crisi senza fine dopo quel titolo mondiale nel 2020. La sua Honda proprio non ne vuol sapere di andare forte: “Se nemmeno quello che porteremo a Jerez funzionerà dovremo prendere una decisione drastica - le sue parole - Probabilmente cambieremo completamene direzione e nn abbiamo altro tempo da perdere. I test fatti finora non sono serviti". Prime tre gare disastrose, Honda in fondo a tutte le classifiche mondiale e costantemente nelle retrovie in ogni sessione di prove. La distanza da Ducati, in testa, è già di 102 punti in soli tre weekend di gara. “I tecnici stanno lavorando sul motore, ma è tutto esasperante perché se vuoi di più cadi, quando spingi forte e vai al limite la moto non si ferma e ogni volta che ci provo finisco a terra”, il durissimo commento di Mir riportato da motorsport.com. Saranno dieci giorni fondamentali per Honda che avrà il gran premio di Spagna e a seguire i test ufficiali di Jerez: il prosieguo della stagione passa da queste due possibilità, ovvero l’ultima chance prima di cambiare radicalmente direzione. Ma ciò che preoccupa è che nemmeno i vertici del Team Repsol sono in grado di spiegare il momento, come affermato dal responsabile Alberto Puig: “Nonostante grandi cambiamenti la moto non è performante - l’ammissione di Puig - In teoria i nostri cambiamenti sarebbero dovuti diventare miglioramenti sensibili, ma non lo stiamo vedendo in pista e siamo confusi”. Questo non significa che Honda abbia mollato e non ci stia provando, anzi, ma evidentemente ciò che è stato studiato sulla carta ancora non trova riscontro in pista: “I tecnici stanno lavorando tanto ma ancora non siamo convincenti come risultati, in Giappone c’è grande impegno con tanto lavoro e tecnici nuovi. Il gruppo ha una maggior forza lavoro. Non stiamo dormendo”, il messaggio di Puig che spera di vedere una inversione di tendenza da Jerez. Altrimenti il progetto sarà da rivoluzionare completamente.

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