Motogp, le pagelle di Riccardo Galli: Bastianini che grinta, Bagnaia si scopre fragile
Domenica agrodolce in casa Ducati ufficiale, Martin si arrabbia ma ringrazia. Marc Marquez non fa errori
Misano, 22 settembre 2024 – Enea Bastianini vince il Gp dell’Emilia-Romagna, seconda stagionale di Motogp sul circuito di Misano. Secondo il leader del mondiale Jorge Martin, contrariato per il sorpasso subito dall’italiano all’ultimo giro con una manovra al limite. Caduto a 7 giri dalla fine Pecco Bagnaia vede così Martin allungare pesantemente in classifica piloti. Di seguito le pagelle di Riccardo Galli.
Enea Bastianini 10. Prepotenza, coraggio, uno stile di guida quasi d’altri tempi. Enea si prende Misano 2 con irriverenza, portando a casa una prestazione delle sue. Inizio quasi in affanno, rimonta con tempi da jet supersonico, attacco micidiale ai veri favoriti. Prima si beve Bagnaia, poi logora e sorpassa all’ultimo giro con una manovra al limite, Martin. Enea, il cattivo, vince così. Con adrenalina ed emozioni che solo lui sa sprigionare.
Jorge Martin 9,5. Molla la vittoria all’ultimo istante. S’arrabbia, ma poi fa subito pace con Bastianini. La sua gara rimane comunque un capolavoro. Come spinge lui la sua Ducati è un qualcosa di incredibile. La spreme, la doma e ha una voglia matta di portarla lui al titolo.
Marco Bezzecchi 8. Gli sarebbe bastata una gara più lunga di altri tre giri e Bez avrebbe preso il podio. Lotta come un dannato per uscire dalle zone più trafficate della coda di piloti, sgomita e arriva a due passi dal podio. Grande.
Franco Morbidelli 8. Vorrebbe non accontentarsi ma chiude il suo Misano 2 con un sorriso. Orgoglio e gas: la domenica di Franco è stata questo. Rimedia al meglio a una qualifica da incubo. Lo aspettiamo (presto) sul podio.
Marc Marquez 7,5. Terzo, ma solo perché Pecco si è rovinato la giornata da solo. Terzo, quindi un risultato più che positivo messo insieme in un fine settimana da cui Marc avrebbe potuto chiedere e ottenere di più. Ma alla fin… va bene così.
Aleix Espargaro 6. Alla fine arriva dove forse neppure lui era convinto di poter arrivare. Ci mette cuore e grinta. E Aprilia lo ringrazia. Alla fine Misano 2 è stato un pochino meno amaro del previsto.
Fabio Quartararo 5,5. Diciamo la verità, sabato ci aveva un po’ illusi. Poi, è giusto ricordarsi che guida una Yamaha inguidabile e se alla fine si regala un paio di giri con passo gara da podio, il merito è tutto suo. Dai, Fabio, non mollare.
Pecco Bagnaia 4. Uno zero punti che pesa molto nella corsa al Mondiale. Una caduta che rimostra che Pecco alla fine non è un robot e ha, come tutti, le sue fragilità. La prestazione (fino alla caduta) era stata non facile ma più che apprezzabile. Peccato.
Jack Miller 3. Sembra ormai aver mollato la presa. Quasi disinteressato a stare là dove dovrebbe e avrebbe i mezzi per stare. Lui e Ktm stanno chiudendo un 2024 che doveva essere un fiore e invece si sta rivelando una pietra.
Brad Binder 1. Al semaforo verde sembrava avere forza, numeri e moto per andare addirittura a dar fastidio al treno delle super Ducati. Un’overdose di ambizione gli piomba addosso dopo una manciata di curve. E giù nella ghiaia. Terribile.
Pedro Acosta 0. Punto primo: stiamo parlando di un pilota fortissimo. Giovane e sul quale i paragoni con i giovani Marquez e Rossi si sono sprecati. Bene. Pedrito però ora deve cominciare a crescere se non vuole perdere il treno per diventare un campione. Era lì nella bagarre con i big e se la stava cavando benissimo. Uno come lui, con i suoi numeri, avrebbe iniziato a gestirsi, magari approfittare della situazione e invece si è buttato via. Ennesima caduta e addio sogni. Ingenuo.
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