Motogp, le pagelle di Riccardo Galli: Pecco in crisi, Marc è già in fuga
I fratelli Marquez hanno una marcia in più, Morbidelli si merita il podio. Segnali importanti da Zarco e Marini

Marc Marquez con il team Ducati
Marc Marquez 10. Tutto perfetto e tutto assolutamente in formato campione del Mondo.
Dall’inizio del Mondiale ha fatto poker di vittorie. Sulla Ducati si trova a meraviglia e gli riesce
tutto. Gestisce la gara come vuole lui, facendosi aiutare dal fratello. Roba da numeri uno.
Alex Marquez 9. Sa stare al suo posto accanto al fratello, ma sa anche tenere a distanza chi
potrebbe infastidire il loro… affare di famiglia. Ha messo insieme punti pesantissimi nella
classifica. Tutti assolutamente meritati.
Franco Morbidelli 8. Podio che vale una vittoria. La vittoria di chi sa di poter vivere una stagione
in prima fila. Morbido attacca, si difende e gestisce: bravo. Bravissimo. Ci farà divertire.
Johann Zarco 7,5. La Honda c’è e si vede. Ma molto dipende da lui, dalla sua esperienza, dal suo saper ottenere il meglio e il massimo anche da situazioni al limite. Ha avuto un passo gara degno della Ducati. Applausi.
Fabio Di Giannantonio 7. Voto buono, piazzamento non male. Detto questo, Fabio ha sofferto più del previsto. Non che abbia fatto brutte cose, ma avrebbe potuto essere più coinvolto nella
battaglia dei più forti come ha fatto Morbidelli.
Luca Marini 6,5. Manda un segnale prezioso. E’ vero, alla fine è rimasto un po’ intruppato nel
gruppone, ma non ha mai mollato e ha provato spingere come un dannato nonostante la (sua)
Honda non sia ancora nella direzione giusta.
Pecco Bagnaia 5. Molla il podio mentre il compagno di squadra (Marquez) sta distruggendo un
record dietro l’altro. Di sicuro il 2025 di Pecco non è iniziato nel migliore dei modi. Resta da
capire se il periodo difficile è legato alla mancata intesa con la Ducati 2025, oppure la pressione
nel box di Marquez è più pesante del previsto a livello psicologico.
Fabio Quartararo 4. Si rovina la gara alla partenza (con Bezzecchi) ma non si riprende.
Traduzione: uno come lui, nonostante l’handicap al via, aveva la possibilità e le qualità per
rimediare o almeno tentare di risalire. Ma niente. Peccato.
Enea Bastianini 3. Povero Enea. Il suo Mondiale è già una salita infinita. Colpa di una Ktm, quella del team satellite, che non è all’altezza. E soprattutto non sembra all’altezza delle sue qualità. Ci sarà da soffrire tanto. Tantissimo.
Marco Bezzecchi sv. Chiude il conto della sfortuna che sta assediando il team Aprilia. Martin a casa con la mano rotta; Savadori caduto e impossibilitato a correre il Gp; lui, il Bez andato giù
come un birillo un attimo dopo il semaforo verde. Sbaglia o non sbaglia? Di sicuro non ha avuto
qualcuno che pregava per lui.
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