MotoGp Malesia, Bagnaia: “La pressione è normale. Martin in Ducati ufficiale? Non sarebbe giusto per Bastianini”

Pecco con 13 punti sullo spagnolo alla viglia di Sepang, terzultimo appuntamento del Mondiale

di MANUEL MINGUZZI -
9 novembre 2023
Pecco Bagnaia e Jorge Martin

Pecco Bagnaia e Jorge Martin

Sepang, 9 novembre 2023 – Parte il rush finale del mondiale MotoGp 2023. Tra Sepang, Losail e Valencia si deciderà il campione del mondo, per tre weekend in fila tutti da vivere. Si parte dalla Malesia con le prime prove libere venerdì 10, poi Sprint Race l’11 e gara domenica 12, sul circuito di Sepang che proprio l’anno scorso ha visto una importante affermazione di Pecco Bagnaia verso il titolo 2022. Il ducatista proverà a ripetersi anche perché non c’è miglior difesa dell’attacco considerati i soli 13 punti di vantaggio su Jorge Martin, collega di medesima moto ma di squadra diversa. Lo spagnolo, infatti, corre nel team Prima Pramac e può diventare il primo campione del mondo clienti dai tempi di Valentino Rossi nella classe 500. Non solo duello in pista perché i rumors di mercato vorrebbero Jorge Martin sulla Ducati ufficiale il prossimo anno al posto di Enea Bastianini, limitato nel 2023 da tanti infortuni e un feeling che non è riuscito a costruire con la sua Desmosedici. Di questo e di altro ha parlato Pecco nel consueto incontro con i giornalisti alla vigilia del fine settimana malese.

Bagnaia: “Pressione normale quando si è in lotta per il titolo”

Pecco Bagnaia è fiducioso per il Gran premio di Malesia su una pista che gli piace e che l’anno scorso lo ha visto trionfare in gara nonostante una qualifica non eccezionale, che tra l’altro aveva visto Jorge Martin in pole position. Ma lo spagnolo si conferma avversario temibile e arriva a Sepang dopo la vittoria sia in Sprint Race sia in gara la domenica sul tracciato di Buriram in Thailandia: “Questa pista è una delle mie preferite e ho bellissimi ricordi in tutte le categorie - le parole di Pecco in conferenza - Bisognerà fare attenzione al meteo, servirà un po’ di fortuna, ma penso che saremo competitivi in ogni situazione. Fondamentale sarà la qualifica per partire il più possibile davanti anche se in Malesia avremo come gomma da gara la media, che in realtà è una soft”. Per Pecco segnali positivi anche dai test invernali a Sepang, insomma c’è fiducia: “In inverno tutto era andato alla perfezione, ma questa pista produce livelli alti per tutte le moto e non solo per Ducati. Dobbiamo partire davanti per evitare le battaglie che ho dovuto fare in Thailandia”. Sia per Bagnaia che per Martin c’è pressione, perché ci si gioca un titolo in tre gare e chi sbaglierà di meno probabilmente vincerà. Bagnaia ci è abituato dalla passata stagione ma in fin dei conti un pilota vive per le pressioni: significa che va forte e ci sono dei titoli in palio. E tra l’altro per Pecco c’è la possibilità del secondo titolo consecutivo, cosa che in carriera è sfuggita ad un grande come Jorge Lorenzo: “Sono pressioni piacevoli, perché siamo in lotta per il mondiale e se non ci fossero sarebbe peggio. Significherebbe non avere un grande interesse del risultato. Dal mio punto di vista è un carburante e cerco di usarla per alimentare la mia fame di diventare ancora campione del mondo”, la carica di Pecco. Nel frattempo dalla Spagna sono emersi anche rumors di mercato, che coinvolgono in parte Bagnaia e soprattutto Martin, dato come candidato al team Lenovo al posto di Enea Bastianini. Pecco non ha voluto esporsi più di tanto non prendendo lui certe decisioni, ma una cosa l’ha detta: “Penso non sarebbe giusto nei confronti di Enea per la stagione che ha avuto”, il laconico commento di Bagnaia a difesa del compagno che è stato fermato due volte in stagione da infortuni. Poi c’è Jorge Martin, felice in Pramac ma sicuramente attratto da una eventuale promozione, quella che non ottenne un anno fa quando Ducati scelse proprio Bastianini per la sostituzione di Jack Miller. Il pensiero dello spagnolo: “Sono orgoglioso di continuare con Pramac, ma se Ducati vorrà portarmi nel team factory ne sarei molto contento”. Martin dunque apre la porta, ma ci si penserà più avanti anche perché il manager di Bastianini, che è Carlo Pernat, ha parlato di accordi scritti per la conferma del suo pilota. Anche a Jorge è stato chiesto della pressione che sta vivendo e ha risposto così: “La pressione per me è una questione tra una gara e l’altra dove hai più tempo per pensare. La posta in gioco è molto alta, ma una volta che sali in moto sei più rilassato perché pensi solo a gareggiare”. E poi c’è un fattore di cui tener conto: le pressioni delle gomme. Con le nuove direttive in vigore da Silverstone, chi sgarra sui valori di pressione delle gomme rischia di andare incontro ad una penalità in termini di tempo. Alla prima infrazione scatta solo un warning, e Martin lo ha ricevuto in Thailandia, mentre dalla seconda infrazione ci saranno tre secondi di penalità. Bagnaia è ancora intonso: “E’ un dato che può cambiare tanto perché se stai sotto i limiti hai poi vantaggi in frenata - l’analisi di Bagnaia - Non avere ancora ricevuto warning ci può dare un piccolo vantaggio, ma è una regola che non piace nessuno e condizione molto lo stile di guida. Tra l’altro penso ci sia meno sicurezza perché appena superi il limite puoi perdere l’anteriore”. Ed è un parametro che si può controllare? Sì, ma fino a un certo punto: “Non è facile capire come si comporterà la pressione in gara, magari parti che hai gli stessi valori poi ti ritrovi in condizioni diverse”, la chiusura di Pecco. Ora il verdetto passa alla pista, con le libere a partire dalla notte tra giovedì e venerdì alle 3.45 con le Fp1 e poi al mattino alle 8 con le Practice, al sabato le qualifiche alle 3.50 e la Sprint Race alle 8 mentre la domenica gara lunga sempre alle 8 del mattino.

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