MotoGp, Martin ammette: “C’è tanta pressione quando sono giù dalla moto”

Lo spagnolo è in lotta per il titolo mondiale con Pecco Bagnaia, il duello entra nella fase decisiva: è tutto difficile da gestire

di MANUEL MINGUZZI -
9 ottobre 2024
Jorge Martin

Jorge Martin

Bologna, 9 ottobre 2024 – L’ansia di vincere, i pensieri che affollano la mente quando perdere è quasi vietato, soprattutto perché fa male e il dolore è sempre difficile da far passare. Jorge Martin insegue quel tanto agognato titolo mondiale, che già l’anno scorso gli è sfuggito in volata e che anche ora lo vede in lotta con il bi campione Pecco Bagnaia. Il concetto di pressione nello sport è tutto, perché chi non la riesce a sopportare poi non trova prestazioni nemmeno in pista e gestire i pensieri è complicato, soprattutto per chi corre ogni due settimane. Jorge Martin ha chiuso molto arrabbiato e deluso il 2023 e ha passato l’inverno a lavorare sulla sua mente, per indirizzarla meglio verso la prestazione e per gestire tutto ciò che l’ansia di vincere comporta. Sembra essere molto migliorato, infatti sbaglia meno, nonostante la metà delle vittorie domenicali è in testa con dieci punti, e quando cade si rialza e trova immediatamente una reazione. È successo a Motegi dove in seguito a una qualifica disastrosa ha poi trovato un quarto posto in Sprint e un prezioso secondo in gara.

Martin: “Quando non si corre i pensieri ci sono”

Non è stata una fase facile per Martin che dopo Misano 2 aveva guadagnato 24 punti di vantaggio su Bagnaia, ma i due gp asiatici hanno riavvicinato le distanze e Pecco si conferma molto abile nelle volate finali, come successo l’anno scorso anche frutto di una esperienza maggiore nella gestione di determinate situazioni. Martin, però, si sente migliorato dopo tanto lavoro fatto su se stesso. Quando arriva l’errore la causa è la deconcentrazione: “I weekend di gara sono molto difficili e c’è tanta pressione – le sue parole a Marca – A volte gli errori accadono per disattenzione dovuta alla pressione, quindi serve visualizzare e prepararsi bene prima di ogni sessione, soprattutto in qualifica che è ormai molto importante per la gara”. La concentrazione, il focus sulla moto, sui dettagli, per evitare che la pressione prenda il sopravvento, e con lei l’ansia. Il pilota di Madrid spiega cosa accade quando non si è in moto: “Nei momenti in cui non si corre c’è molto rumore in testa, molti pensieri, ma quando si entra in pista la pressione scompare ed è la cosa importante”, la sua risposta, “Da parte mia cerco di concentrarmi molto sulle mie sensazioni in moto perché se i pensieri prendessero il sopravvento poi non riuscirei a guidare bene”. Ora dieci giorni di stop fino al weekend del 20 ottobre a Philip Island, dove tornerà in scena il duello con Pecco Bagnaia ed è probabile che tutto si trascinerà fino all’ultimo gp di Valencia. Martin è consapevole che in Australia tornerà la pressione: “Ci sarà di nuovo quel nervoso e quel malessere che ho avuto per tutta la vita, fin da bambino, ma è qualcosa di normale quando si gareggia a questi livelli”. Dieci i punti che separano Jorge da Pecco, ma il ducatista ufficiale ha vinto di più, 8 a 3 la domenica e 6 a 5 al sabato.

Leggi anche - Motogp, Tardozzi: "Un paradosso che Bagnaia sia dietro con più vittorie"

Continua a leggere tutte le notizie di sport su