MotoGp, Meregalli (Yamaha): “VR 46 prima opzione come team satellite”

La casa giapponese vuole un nuovo team clienti dal 2025 e guarda a Valentino Rossi come prima opzione. Intanto Quartararo sembra apprezzare le prime novità della nuova moto

di MANUEL MINGUZZI -
21 dicembre 2023
Valentino Rossi

Valentino Rossi

Bologna, 21 dicembre 2023 - Yamaha cercherà di tornare competitiva, lo farà attraverso le concessioni e dal 2025 anche con un team satellite. Ad oggi la casa giapponese ha solo due moto in gara e sarà così anche nel 2024, ma dalla stagione successiva l'obiettivo è tornare con quattro e il primo indiziato è il team VR 46 di Valentino Rossi. Come noto, il ‘Dottore’ ha avuto una lunga carriera in Yamaha, con tanti successi e un ritorno al vertice dei tre diapason proprio in seguito al suo arrivo e strappandolo a una Honda con cui stava dominando il motomondiale: il ritorno sarebbe una naturale conseguenza. E la struttura di VR 46 oggi è consolidata in Moto gp con un Marco Bezzecchi in rampa di lancio e terzo nella classifica mondiale, motivo per il quale per Yamaha rappresenta la prima opzione. Lo ha affermato il team manager Maio Meregalli a GpOne.  

Meregalli: “Idea sinergia diretta con Vale”

Due moto sono poche per poter imbastire un nuovo progetto vincente e sviluppare al meglio la M1, ne servono due in più ma Yamaha dovrà pazientare fino al 2025. I primi contatti sono già in essere e non è un segreto il fatto che i giapponesi guardino al grande ex, quel Valentino Rossi che si sta togliendo soddisfazione con il team VR 46 grazie a un ottimo Marco Bezzecchi. VR 46 è oggi partner di Ducati, ma la collaborazione potrebbe cessare a fine contratto nel 2024 ed è lì che Yamaha cercherà di portare con sé la squadra del Dottore: “E’ il nostro obiettivo avere un team satellite e vogliamo una gestione diversa dal passato - le sue parole - L’intento è costruire una sinergia diretta con il team satellite e lavorare assieme e per noi la prima opzione è Valentino, ambasciatore Yamaha e con cui i rapporti sono ottimi”. Prima, però, c’è convincere Fabio Quartararo a restare in Yamaha oltre il 2024 e per fare questo serve una M1 vincente: “Fabio è contento del nuovo pacchetto aerodinamico”, l’ammissione di Meregalli che lascia ben sperare. I miglioramenti, tuttavia, dovranno passare anche dalla trazione e dal motore, soprattutto da un cambiamento radicale del moto di pensare dei giapponesi: “Sono sempre un po’ conservativi - ancora Meregalli - Ma c’è una collaborazione significativa e abbiamo sviluppato l’aerodinamica in Italia, segno che la mentalità sta cambiando ed è quello che Quartararo chiedeva”. Insomma, un primo cambio di tendenza c’è, ma non basta e sotto questo punto di vista le concessioni consentiranno a Yamaha di sviluppare meglio la M1 durante la stagione. Il tutto per fare in modo di placare la fame di successi di Quartararo: “Chiaramente per lui è stato difficile digerire il fatto che non poteva partire per vincere, ma ha continuato a lavorare e non si è mai tirato indietro - l’analisi di Meregalli - Penso che la M1 non sarà stravolta e a Sepang non la vedremo definitiva, ma me l’aspetto più competitiva e le concessioni ci permetteranno di lavorare durante l’anno sotto tanti aspetti. Avremo evoluzioni aerodinamiche e sul motore”. Leggi anche - Campinoti (Pramac): "Eravamo interessati a Marquez"  

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