MotoGp Misano 2023, le pagelle di Riccardo Galli
Capolavoro di Martin, anche se Bezzecchi e Bagnaia erano non in perfette condizioni fisiche
Rimini, 10 settembre 2023 - Jorge Martin dominatore del weekend motoristico di Misano. Il pilota spagnolo, in sella alla Ducati Pramac, è stato il migliore in tutto: libere, qualifiche, Sprint Race e oggi la gara. Secondo su un'altra Ducati non ufficiale c'è Marco Bezzecchi, e terzo l'indistruttibile campione del mondo Francesco Bagnaia, che ancora dolorante per la caduta in Catalogna, si è piazzato terzo sulla Ducati ufficiale, tutta gialla in omaggio alla storia dell'azienda bolognese. Ottimo quarto posto per la Ktm di Dani Pedrosa.
Le pagelle di Riccardo Galli
JORGE MARTIN 10
Una cosa è certa. Non ha vinto, anzi stravinto, solo perché Bez e Pecco erano e sono acciaccati. La prestazione di Martin è stata un capolavoro assoluto. Partenza non esattamente azzeccata, poi via, in fuga come un jet. Ha dato subito un ritmo forsennato alla corsa, il ragazzo Pramac. Dosando bene il consumo delle gomme e tenendo comunque a bada la voglia di rimonta degli avversari. Spettacolare.
MARCO BEZZECCHI 9,5
Ha gestito il dolore al braccio con l’obiettivo di arrivare il più avanti possibile. Stoico e prepotente, il flash più intrigante della sua gara è stato quando gli è saltato in mente di provare a pressare Martin.
PECCO BAGNAIA 9,5
Per metà gara sembrava quasi... integro. E non è poco dopo il botto subìto a Barcellona appena la settimana scorsa. Poi il dolore gli fa sbagliare qualcosa, lo costringe a convincersi che oltre non si poteva andare. Chiude terzo. Incredibile. Ma vero.
DANI PEDROSA 9
Quarto e prima moto non Ducati (dopo la tripletta). Ma perché Dani è andato in pensione così presto? La sua guida è moderna, attuale, bella da vedere e segnata da un agonismo degno di un ragazzino.
MAVERICK VINALES 8
Pista complicata per le Aprilia e Maverick ha fatto di tutto per resettare la considerazione. Il podio era un sogno e tale è rimasto, ma il quinto posto premia la sua costanza e la potenza del Rs-Gp.
MARC MARQUEZ 7
Sprazzi del vecchio Re Leone servono per rileggere il concetto relativo alla sua carriera. Honda o non Honda, team Gresini o non team Gresini, Marquez ha ancora tanta birra dentro. Perde il duello per la posizione con Oliveira, ma solo per colpa delle gomme.
LUCA MARINI 5,5
Per giudicare la sua prestazione non si deve solo guardare al piazzamento finale. Ci mette il cuore ma non basta in una domenica complicata fin da subito. Non gli riesce di scappare dal gruppone. E forse si arrende.
ALEX MARQUEZ 5
Si perde subito. Una manciata di giri e Alex era già nell’anonimato. E non è da lui. Le troppe curve di Misano lo hanno spaventato e mandato in tilt. La voglia di rimontare non gli scatta e resta laggiù. Male.
JOHANN ZARCO 4,5
Se il compagno di team, Martin, vince alla grande e porta a casa punti che possono accendere speranze di Mondiale, perché Zarco è rimasto laggiù nella palude? Lotta (poco) e ci crede ancora meno. Domenica da dimenticare.
ALEIX ESPARGARO 4
Ci si aspettava molto di più da lui, il protagonista delle ultime tappe del Mondiale, pre-Misano. Invece sparisce subito. Condizionato da una brutta caduta (venerdì) polverizza la sua gara in un nulla di fatto. Peccato.
JACK MILLER 3
Si butta via subito. Sbaglia, ma bisogna dire la verità, è sembrato quasi svogliato nella tre giorni del Gp di San Marino. La Ktm, vedi Pedrosa, gira bene, molto bene, ma quando Miller stacca la spina diventa quasi fastidioso da seguire. Misano non gli piace, e questo lo si sapeva, ma tirare i remi in barca e scivolare a terra in un modo tanto banale, proprio non si fa. Irriverente.
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