L’Italia ai Giochi sul podio da 36 giorni di fila: nove anni olimpici a medaglia

Con il bronzo delle Farfalle della ritmica e la certezza dell’alloro nella pallavolo femminile, gli azzurri chiuderanno Parigi 2024 con allemo un podio al giorno, come a Tokyo. L’ultima giornata senza medaglie fu a Rio 2016, il 17 agosto. Poi l’argento di Lupo-Nicolai nel beach volley e l’inizio di una lunga sequenza

di LORENZO LONGHI -
10 agosto 2024
Sara Errani e Jasmine Paolini, oro nel doppio femminile di tennis a Parigi 2024

Sara Errani e Jasmine Paolini, oro nel doppio femminile di tennis a Parigi 2024

Almeno una medaglia, tutti i santi giorni olimpici. Tutti, nessuno escluso: con il bronzo delle Farfalle della ritmica, e considerando la finale per l’oro del volley femminile domenica, l’Italia va sul podio da due edizioni consecutive dei Giochi estivi, quelle del 2021 a Tokyo e quelle attuali di Parigi. Ma non è tutto: prendendo in considerazione anche la coda di Rio 2016, i giorni olimpici consecutivi a medaglia, alla fine di Parigi 2024, saranno 36. Per dirla in altri termini, si tratta di oltre un mese olimpico, senza soluzione di continuità. O ancora, se proprio si vuole esagerare, quasi nove anni di gare olimpiche.

Per lo sport italiano sono numeri che fanno effetto, ma è proprio così: la sequenza è cominciata il 18 agosto 2016 in Brasile, ai Giochi di Rio di Janeiro, quando Daniele Lupo e Paolo Nicolai ottennero la medaglia d’argento nel torneo di beach volley. Da allora i trionfi si sono succeduti a ciclo continuo: l’Italia, intesa come squadre, atlete e atleti, ha portato a casa medaglie da pallanuoto, lotta libera, pallavolo, scherma, taekwondo, sollevamento pesi, judo, ciclismo su strada e su pista, nuoto in vasca e in acque libere, tiro sportivo, canottaggio, tiro con l’arco, pugilato, atletica leggera, ginnastica, vela, karate, canoa, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, tennis. Sostanzialmente, un po’ dappertutto, con qualche eccezione (tipo, tra gli sport storici, l’equitazione e la pallacanestro, tra quelli più recenti l’arrampicata sportiva e la breakdance).

I numi degli azzurri andati a medaglia fanno parte dell’immaginario collettivo e, di fatto, servirebbero diverse righe – peraltro meritate – per citarli tutti, ma è anche vero che proprio le Olimpiadi rappresentano per loro una straordinaria occasione di visibilità mediatica, che quando si arriva sul podio non manca.

E, allora, vale la pena fare il percorso contrario, insomma andare a ritroso a cercare cosa accadde il 17 agosto 2016, ultimo giorno olimpico senza medaglie azzurre. In Brasile, quel giorno, arrivò in finale, ma senza salire sul podio, il k2 1000m di Ripamonti e Dressino, che si qualificò all’ultimo atto con il secondo tempo, ma non riuscì a replicare il risultato. Dai tuffi, la nota dolente arrivò dall’eliminazione di Noemi Batki nelle qualificazioni dalla piattaforma 10 metri femminile. Poi, quando in Italia erano le 5 del mattino del 18, ecco Lupo e Nicolai, e una storia che continua ancora oggi.

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