Olimpiadi Parigi 2024, Ganna al vetriolo: "Facile stare sul carro dei vincitori"

Il piemontese, bronzo con Milan, Consonni e Lamon nell'inseguimento a squadre, si toglie un sassolino dopo la delusione di ieri: "Dispiace non aver confermato l'oro di Tokyo, ma è in questi momenti che si vede chi ci tiene"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
7 agosto 2024
Filippo Ganna (Ansa)

Filippo Ganna (Ansa)

Parigi (Francia), 7 agosto 2024 - La resa dalla conferma del titolo olimpico di Tokyo per mano dell'Australia non è stata indolore per nessuno: neanche per i diretti interessati, che però si riscattano il giorno successivo. I protagonisti sono gli azzurri del quartetto dell'inseguimento su pista, che abdicano dal gradino più alto del podio ma salgono sul terzo grazie alla vittoria nella cosiddetta finalina contro la Danimarca.

Le dichiarazioni di Ganna

Come da previsioni, tra i fautori dell'impresa, ottenuta come ormai da copione in rimonta, c'è Filippo Ganna, che ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa a poco più di 24 ore dalla sconfitta contro gli oceanici, che si sono presi pure il record mondiale. "A Tokyo ci eravamo imposti come una sorpresa e salire sul carro dei vincitori è sempre facile. Dopo ieri invece tanti sono scesi, perché a parole è facile dire che si parte sempre per la vittoria e per l'oro, ma la realtà è sempre più complicata, soprattutto a questi livelli. Oggi - continua il fuoriclasse della Ineos Grenadiers, già argento nella prova a cronometro su strada alle spalle solo di un imbattibile Remco Evenepoel - dobbiamo ringraziare solo noi stessi, i nostri compagni e lo staff che ci ha supportato anche nei momenti più negativi. Come dicevo, sul carro restano in pochi e bisogna ringraziarli".

Le dichiarazioni di Milan

Sulla stessa lunghezza d'onda, a proposito dei compagni di squadra, c'è Jonathan Milan, che con le sue trenate ha contribuito a plasmare il 3:44.197 frutto anche degli sforzi di Simone Consonni e Francesco Lamon. "Siamo scesi in pista con la voglia di portare a termine l'obiettivo per cui eravamo arrivati qua e ci siamo riusciti. Siamo contenti, bisogna dare il massimo e penso che lo abbiamo fatto, mettendoci anima e cuore, il che ci soddisfa di questo terzo posto".

Le dichiarazioni di Consonni e Lamon

Alle due stelle del quartetto si accodano gli altri due eroi, a cominciare da Consonni. "E' stata una gara a sfinimento e alla fine loro sicuramente erano più stanchi di noi. In queste gare da medaglia conta solo arrivare davanti e noi lo abbiamo fatto. Io sono rimasto a ruota, perché alle stare alle spalle di Ganna e Milan non è facile. Anche Lamon è importante nonostante passi sempre un po' in secondo piano rispetto agli altri. Tutti abbiamo contribuito a questo risultato importante, perché confermarsi non era facile". Proprio Lamon, l'unico specialista della pista tra i quattro, chiude la rassegna degli azzurri. "Ci tenevamo tantissimo, a maggior ragione dopo il dispiacere di ieri per aver mancato la finale per l'oro. Abbiamo avuto un momento negativo ma lo abbiamo superato, prendendoci un bronzo pesantissimo. Siamo arrivati al velodromo con la carica giusta e ci ha aiutato il rapporto che ci lega: non colleghi o amici, ma direi fratelli, oggi felici di essere saliti ancora una volta sul podio alle Olimpiadi".

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