Olimpiadi al via, Parigi si accende di azzurro
Mattarella ha fatto visita al villaggio olimpico. Dalle 19.30 la sfilata sulla Senna, mistero sull’ultimo tedoforo: Zidane o la Perec?
Parigi, 26 luglio 2024 – Allora, ci siamo. Al netto di tutte le comprensibili angosce: in tempi di terrorismo globale, vuoi mettere un apocalittico attentato nel cuore di un evento seguito in diretta tv e web in ogni angolo del pianeta?!?
Ma lasciamo stare, se ne parla altrove e del resto da decenni siamo tutti prigionieri dell’apprensione, se non della paura. Meglio, molto meglio!, tentare di far finta di niente. Lo show. I francesi sono quelli del Moulin Rouge, del Crazy Horse, sono la Bardot ma anche la Piaf, sono Aznavour e Gabin. È inutile dar loro consigli sullo spettacolo che si fa cultura: sono i più bravi al mondo, dal Louvre alle rapine artistiche firmate da Napoleone Bonaparte.
Dunque lo show inaugurale di stasera mischierà la rava e la fava, il pop e il rock, De Gaulle e Mitterrand. I parigini si sono inventati una sfilata di barche sulla Senna e a chi lamenta la presenza italica sullo stesso battello che ospita gli israeliani, oddio, abbiate pazienza, la guerra di Gaza non c’entra, è solo una questione di ordine alfabetico.
Che razza di presente è mai questo da vivere, se un cronista imbolsito come me è costretto a spiegare persino una cosa del genere?!?
Chi? Dopo di che, abbiate pazienza e fidatevi di chi scrive. Ebbene, ho visto quindici (15) cerimonie di apertura dei Giochi. Tutte bellissime, tutte coreograficamente perfette. Peccato che dieci minuti dopo nessuno se le ricordi più, nonostante gli enormi costi di produzione. Va bene. Alla fine della fiera olimpica, ciò che vagamente rimane nella memoria collettiva è l’identità dell’uomo o della donna che accende il sacro (si fa sempre per dire) tripode. In breve: chi sarà l’ultimo tedoforo?
Zidane? Circolano voci pazzesche, in merito. Secondo alcune fonti Macron, il presidente della nazione, avrebbe imposto al comitato organizzatore Zinedine Zidane, eroe della Francia e della Juve, campione del mondo di calcio nel 1998 con i Galletti, nonché allenatore plurititolato con il Real Madrid. Nordafricano d’origini, Zizou sarebbe perfetto per un messaggio di integrazione, inclusione e bla bla bla. Controindicazione: il calcio con l’Olimpiade c’entra poco e infatti l’alternativa è Marie Jo Perec, eroina sui 200 e 400 nell’atletica quando io ero giovane (ho visto vincere pure lei dal vivo, bien sur).
Sorpresa. Ma i francesi magari stasera ci stupiranno. Tre anni fa, a Tokyo, l’accensione del braciere fu affidata alla tennista Naomi Osaka. Nel 2016 a Rio de Janeiro, fu compito del maratoneta Vanderlei de Lima. A Londra 2012, scelta originale: 7 ultimi tedofori accesero il braciere, giovani atleti britannici sconosciuti al grande pubblico.
Ma nessuno mai ha eguagliato l’emozione di Atlanta 1996, quando gli americani affidarono il compito a Muhammad Ali. Il pugile che ha cambiato la Storia.
Stasera, al massimo cambierà la cronaca. Buona Olimpiade ai miei quattro lettori.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su