I boicottaggi delle Olimpiadi di Mosca 1980 e Los Angeles 1984
I boicottaggi delle Olimpiadi del 1980 e 1984 hanno evidenziato come le dinamiche politiche globali possano interferire con lo spirito di unità e competizione pacifica che le Olimpiadi intendono rappresentare
Le Olimpiadi di Mosca del 1980 furono segnate da un boicottaggio guidato dagli Stati Uniti in protesta contro l'invasione sovietica dell'Afghanistan. Circa 64 paesi, inclusi Giappone e Germania Ovest, aderirono al boicottaggio, riducendo significativamente il numero di partecipanti. Alcuni atleti di nazioni boicottanti parteciparono sotto la bandiera olimpica, rinunciando alla bandiera nazionale durante la cerimonia di apertura o all'inno sul podio. Quattro anni dopo, l'Unione Sovietica e altri 14 paesi del blocco orientale boicottarono le Olimpiadi di Los Angeles, ufficialmente per motivi di sicurezza, ma in realtà come risposta al precedente ostacolo degli Stati Uniti durante i Giochi di Mosca 1980. Nonostante l'assenza di questi paesi, i Giochi videro un numero record di partecipanti, con 140 nazioni presenti. Questi tentativi di boicottaggi dimostrarono l'impatto delle tensioni politiche sullo sport, privando molti atleti della possibilità di competere e spingendo il Comitato Olimpico Internazionale a promuovere con maggiore vigore i Giochi come evento di pace e unità globale.