La clamorosa protesta del Settebello durante Italia-Spagna di pallanuoto. Malagò: “Non condivido”
Gli azzurri hanno dato le spalle alla giuria durante l’inno e poi hanno giocato con un uomo in meno nei primi minuti della gara. Il Tas ha bocciato l’ultimo ricorso relativo alla gara persa contro l’Ungheria. Gli Azzurri hanno perso 11-9. Il disappunto del presidente del Coni
Parigi, 9 agosto 2024 – Spalle alla giuria durante l’inno nazionale e giocatori fermi nei primi minuti della sfida Italia-Spagna di pallanuoto. È la clamorosa protesta del Settebello dopo l’ultimo ricorso bocciato dal Tas, relativo ai quarti persi contro l’Ungheria.
Un’eliminazione dalla lotta per le medaglie causata da un pesante errore arbitrale. La Federnuoto ha tentato il possibile per chiedere la ripetizione della gara, ma ogni sforzo è risultato vano.
E così gli azzurri del ct Sandro Campagna hanno ascoltato l'inno dando le spalle al tavolo della giuria prima del match valido per la classifica dal quinto all’ottavo posto.
Appena inizia la partita, il tecnico azzurro ha chiesto un timeout per permettere a Francesco Condemi di ricevere l'applauso dei compagni e del pubblico.
L'Italia ha inoltre giocato i primi quattro minuti dell'incontro volutamente con un uomo in meno, sempre per protesta, dopo i 4 minuti di espulsione inflitti a Condemi per 'brutalità' contro l'Ungheria. In questo intervallo di tempo, il Settebello non ha praticamente giocato, incassando tre reti, finché non ha ripreso a ranghi completi.
L’Italia ha poi perso la partita per 11-9 e giocherà per il settimo e ottavo posto.
Ma la protesta non è piaciuta al presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha detto: "Protesta non condivisibile così come non lo sono state di certo alcune decisioni arbitrali contro l’Ungheria. Lo dico da uomo delle istituzioni e da membro del CIO. Dopo di che da presidente del CONI ricordo e aggiungo che il CONI, insieme alla Federnuoto, ha difeso il Settebello in tutti i gradi di giudizio fino al Tas, massimo organo di giustizia sportiva internazionale. Sono dispiaciuto di questa reazione che comunque resta contraria allo spirito olimpico”.
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