Lo skateboard alle Olimpiadi: cosa aspettarsi a Parigi 2024
Dopo Tokyo, lo skateboard ritorna alle Olimpiadi di Parigi 2024 con competizioni spettacolari nelle discipline di street e park, promettendo emozioni e sorprese per tutti gli appassionati
Lo skateboard ha fatto il suo debutto olimpico ai Giochi di Tokyo 2020, segnando una pietra miliare nella storia dello sport. Originariamente nato negli Stati Uniti durante gli anni '50 come un'alternativa al surf per i giorni senza onde, si è poi evoluto rapidamente diventando una delle discipline più popolari e dinamiche nel panorama sportivo globale. Con la sua inclusione nelle Olimpiadi, ha ottenuto un riconoscimento ufficiale e un luogo per mettere in mostra il talento e la creatività degli skater di tutto il mondo. La competizione olimpica si disputa a Place de la Concorde e si divide in due discipline principali: street e park.

Nella street, gli skater affrontano un percorso che riproduce elementi urbani come rampe, ringhiere, scale e ostacoli e avranno due round da 45 secondi per mostrare ai giudici le loro cinque migliori “trick”. Gli atleti vengono valutati in base alla difficoltà e alla creatività delle loro manovre e salti, alla fluidità dei movimenti e alla loro capacità di utilizzare l'intero percorso. Questo stile street è nato durante un periodo di grande siccità negli anni ’70 in California e gli atleti sfruttavano luoghi, come le piscine vuote, per allenarsi e divertirsi sulla tavola a 4 ruote.
Nel park, gli skater eseguono le loro acrobazie in una grande struttura proprio a forma di piscina con curve, muri e transizioni. Gli atleti avranno a disposizione tre round da 45 secondi per eseguire le loro migliori mosse e saranno valutati da cinque giudici su complessità e l'innovazione delle loro performance aeree, oltre alla fluidità della loro performance.
Tokyo 2020 ha visto la partecipazione di skater di fama mondiale come Momiji Nishiya e Yuto Horigome del Giappone, che hanno dominato la scena street, mentre la giapponese Kokona Hiraki e l’inglese Sky Brown hanno incantato il pubblico della disciplina park ricevendo la medaglia d’argento e di bronzo solamente all’età di 12 e 13 anni.
Il numero degli skater italiani che parteciperanno ai Giochi di Parigi sono calati rispetto a quella della precedente edizione di Tokyo 2020, da tre a due, ed entrambi parteciperanno alla competizione park. Sono Alessandro Mazzara, classe 2004 che nella capitale francese cercherà di migliorare il 12º posto conquistato in Giappone e Alex Sorgente, vincitore nel 2016 dei Mondiali a Malmo e pronto a gareggiare a Parigi indossando la divisa azzurra, nonostante le sue origini americane.
Le competizioni sono state caratterizzate da un alto livello di spettacolarità e hanno ricevuto un'ampia copertura mediatica, contribuendo a far conoscere e apprezzare lo skateboard a un pubblico ancora più vasto.
L'introduzione dello skateboard nelle Olimpiadi ha anche portato a un maggiore riconoscimento delle sue radici culturali e comunitarie. Originariamente uno sport di strada spesso praticato ai margini della società, viene ora celebrato come una forma d'arte e di espressione individuale. Gli skater olimpici non solo competono per le medaglie, ma incarnano anche lo spirito di innovazione e resilienza che definiscono questo sport.
Guardando al futuro, lo skateboard continuerà a evolversi come disciplina olimpica, con Parigi 2024 che promette di offrire nuove opportunità agli atleti di mettere in mostra il loro talento oltre a ispirare una nuova generazione di skater. Inoltre, l’adozione di questo sport alle Olimpiadi rappresenta una testimonianza del suo impatto culturale e del suo potenziale come veicolo di cambiamento e di connessione globale.
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