Brignone: “Mio fratello Davide è stato fondamentale. A Kvitfjell ho capito che potevo farcela”
La valdostana ha riportato la Coppa del mondo in Italia dopo cinque anni: tappe nel nord Europa la consapevolezza di poterla riprendere. Fondamentale il fratello Davide

Federica Brignone
Roma, 1 aprile 2025 – Due coppe del mondo in bacheca, unica donna italiana a esserci riuscita. La stagione di Federica Brignone, compresi i mondiali, è stata superlativa e dominante nella fase centrale, dove ha annientato le rivali. In gigante, soprattutto, è stata imbattibile, ma aver aggiunto anche la sua prima coppa di specialità di discesa rende bene l’idea di quanto sia andata forte Fede. Non è di certo la sua specialità più affine la discesa, ma quest’anno la sua sciata è stata esemplare, veloce in quasi tutte le situazioni e con un netto miglioramento nei piani. Un ottimo viatico per la stagione olimpica verso Milano-Cortina 2026. A completare l’opera il terzo posto di Sofia Goggia: mai nella storia c’erano state due italiane sul podio finale di Coppa del Mondo. Da Kvitfjell in avanti, nella mente di Brignone, è cominciata a maturare la consapevolezza di potercela fare e i risultati ne sono stati una conseguenza, con una impressionante accelerazione prima di poter gestire il vantaggio nelle finali di Sun Valley, dove si è rivista una grande Lara Gut Behrami, ma ormai la tigre aveva in mano la vittoria.
Brignone: “Per fare questi risultati devi crederci”
Sono stati questi i giorni del rientro in Italia della valdostana, celebrata dalla Federazione e dalla sua cittadina La Salle, dove Fede si riposa in mezzo alla natura per ricaricare le batterie, con in braccio le tre coppe conquistate (ha mancato solo quella di supergigante) e in carniere le 37 vittorie totali nel massimo circuito. Stagione lunga, difficile, partita con il sogno di vincere la coppa, ma solo strada facendo Brignone ha capito di potercela fare. Questo il suo racconto ai canali Fisi: “Per raggiungere questo risultato devi crederci sempre, ma dopo Kvitfjell e Are ho iniziato a capire che si poteva vincere la coppa”, il suo racconto. Il percorso di Fede è iniziato nel lontano 2009 con il primo podio, e da allora c’è stata una evoluzione continua. Oggi Brignone è una sciatrice migliore: “Quanto sono cambiata dal primo podio del 2009? E’ cambiato tanto, la mia sciata è migliorata e si è evoluta, poi ho fatto passi avanti sia di testa che fisicamente. Il mio carattere resta, i valori sono gli stessi ma oggi c’è una versione migliore di me”, la risposta della tigre. Determinante l’innesto nel sup staff del fratello Davide, con cui Fede lavora sia dal punto di vista tecnico che mentale. La mente conta quanto il corpo e quanto la sciata: tutto deve andare alla perfezione. “Mio fratello mi ha aiutato tanto, mi ha dato spunti per lavorare sulla mente e abbiamo cercato di abbinare testa e tecnica. E’ stato fondamentale avere allenatori che lavorano su entrambi gli aspetti. Poi ovviamente spetta all’atleta metterci impegno e non si smette mai di migliorare”. E oggi Fede ha assunto anche una certa notorietà, tante ragazzine sognano di diventare come lei e lo sci alpino è sempre più centrale nello sport olimpico azzurro. Ma abituarsi alla celebrità è sempre difficile. La battuta di Fede: “Non si è mai pronti, nessuno te lo insegna e non ci sono abituata. Penso farò sempre fatica ad abituarmi”. La stagione del massimo circuito è dunque terminata, all’appello ora mancano solo i campionati italiani poi vacanze per ripartire verso l’estate con i primi lavori di preparazione al 2025/2026. Con Milano-Cortina sullo sfondo… Leggi anche - Tennis, Paolini cambia allenatore: chiuso il rapporto con Furlan, ipotesi Errani
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