Sci, Brignone e Goggia guidano la stagione da record: Italia prima nella coppa per nazioni
Si è chiusa la Coppa del mondo con un tripudio per la valanga rosa: Brignone mette in bacheca tre coppe del mondo e l’Italia vince la coppa per nazioni. Nessuno meglio delle azzurre

Federica Brignone e Sofia Goggia
Sun Valley, 28 marzo 2025 – Italia sul tetto del mondo dello sci alpino. La valanga rosa travolge le avversarie e chiude una stagione da record, non solo per le tre coppe conquistate da Federica Brignone, ma anche per la vittoria nella classifica per nazioni, che ha certificato la superiorità della nazionale femminile sul resto del pianeta. Trascinata da Federica Brignone e Sofia Goggia, prima e terza nella classifica generale, l’Italia si è messa dietro la Svizzera, nazionale che da sempre guida il movimento e che al maschile, per esempio, sta dominando. I 4256 punti conquistati dall’Italia (Svizzera a 4128 e Austria a 3492) riportano lo sci alpino al centro del villaggio, ed è tutto merito delle ragazze visto che gli uomini, a parte i soliti Paris e Casse, vivono un grande momento di difficoltà soprattutto nelle discipline tecniche. Basti pensare che nell’amato gigante non si vince dal 2012. Una eternità. Tra le donne, invece, la generazione d’oro sta continuando a trainare il movimento, e lo farà almeno per un’altra stagione, quella olimpica, con le veterane che vedono avvicinarsi la data del ritiro dato che Brignone è classe 1990 e Goggia 1992, ma per ora non c’è traccia di usura. Anzi.
Brignone, numeri da record: 37 vittorie e più longeva a vincere
Dieci le vittorie totali in stagione di Federica Brignone, sfiorato il record di Alberto Tomba (11), e una competitività ad alti livelli impressionante per fiducia e sciata, rendendosi sostanzialmente imbattibile per tutta la fase centrale del calendario. Brignone non solo ha vinto la generale per la seconda volta in carriera, ma ha anche conquistato la sua prima, e insperata, coppa di discesa - disciplina di certo non sua, almeno nelle caratteristiche - e la seconda coppa di gigante nonostante tre uscite su nove gare in programma. Alice Robinson ha condotto una stagione quasi sempre sul podio, tranne l’ultima gara di Sun Valley dove è uscita, ma la progressione di Brignone, con cinque vittorie in sequenza, ha ribaltato la situazione. Il totale in carriera dice 37 successi nel massimo circuito su 361 gare disputate (nona all time), con 85 podi, 5 coppe di specialità e 2 sfere di cristallo generali. Numeri da record che la consacrano come la più grande sciatrice della storia d’Italia e una delle più grandi al mondo. E non c’è vallata che tenga, dato che Brignone ha vinto in 23 località diverse in un’avventura iniziata con il primo podio il 28 novembre 2009 ad Aspen e con la prima vittoria il 24 ottobre 2015 a Solden. La polivalenza nel corso degli anni è diventata la sua forza. E’ riuscita a vincere in tre discipline diverse (17 in gigante, 13 in super g, 2 in discesa e 5 in combinata), ma è soprattutto la longevità a rendere ancora più speciale il percorso. A forza di vincere, la tigre di La Salle ha riscritto i record. E’ la più anziana ad aver vinto tra i pali larghi (34 anni, 7 mesi e 25 giorni) con il successo di Are, dietro di lei la grande Anita Wachter che vinse a Lienz nel 1999 a 32 anni e 10 mesi. Anche in super g comanda con la vittoria recente di La Thuile (34 anni e 8 mesi), con alle sue spalle Elisabeth Gorgl a 33 anni e 10 mesi a Val d’Isere 2014 e Lindsey Vonn a 33 anni e 1 mese a Val d’Isere 2017. Finita? No. La vittoria in discesa a Garmisch 2025 ha portato a Fede a essere la più longeva a trionfare in velocità a 34 anni, 6 mesi e 11 giorni mettendosi alle spalle Lindsey Vonn che vinse a 33 anni e 4 mesi nel 2018. Un duello, questo, che rischia di riproporsi tra un anno sull’Olympia delle Tofane a Cortina, teatro delle Olimpiadi 2026. “Per me è stata una stagione pazzesca – ha commentato Fede – Oltre alla coppa generale, quella di gigante era uno dei miei sogni e si è realizzato. Mi sono messa testa bassa dopo gli errori che ho commesso in passato e ho cercato di vincere più gare possibili. Sono soddisfatta”. Detto, fatto.
Goggia e la stagione senza infortuni
E poi c’è Sofia Goggia. La bergamasca è tornata sul podio della classifica generale e ha vissuto, per la prima volta dal 2017, una stagione senza stop e infortuni. Nonostante sia partita in ritardo a causa della frattura dell’anno scorso, la bergamasca si è espressa su livelli altissimi nelle discipline veloci, peccato solo le uscite di St Ankton, ma sta tornando a competere forte anche in gigante, dove ha concretizzato meno rispetto al potenziale. Sono due ottime notizie in vista di Milano-Cortina e, perché no, in vista anche di una possibile lotta alla Coppa del mondo nei prossimi anni, nonostante la presenza di campionesse come Mikaela Shiffrin e giovani rampanti come Zrinka Ljutic ed Emma Aicher. Sofia, per migliorare sul tecnico, ha perso qualcosina in scorrevolezza e velocità in discesa, ma lavorando a pieno durante l’estate, a differenza di un anno fa, potrà colmare il gap che le manca. E allora non è un caso che per la prima volta nella storia l’Italia abbia piazzato due sciatrici sul podio finale della classifica, un biglietto da visita importante in ottica stagione olimpica e che conferma un ciclo a pieno regime a dispetto dell’età che avanza. “Sono contenta per quello che ho fatto, ma si vive sempre per quello che non si è riusciti a fare – il commento di Sofia – La cosa migliore è aver concluso una stagione sana e non capitava dal 2017. L’anno olimpico sarà una apoteosi per la nostra squadra”. Inoltre, il rapporto spesso burrascoso tra Fede e Sofia si è rasserenato, lasciando fuori le polemiche esterne e costruendo un percorso di rispetto e stima reciproca. Entrambe si stimolano a vicenda, migliorandosi, trainando un gruppo che ancora deve vedere la scintilla del nuovo corso delle giovani alle loro spalle. Ma c’è tempo, con Collomb iridata junior in gigante, grazie a Federica e Sofia, che ancora viaggiano come locomotive imprendibili. Valanga rosa con vista su Cortina. Leggi anche - Atp Miami, Berrettini lotta ma si arrende a Fritz
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