Brignone e Paris regina e re: Italia a quota 336 vittorie

Weekend da incorniciare, Paris e Brignone lanciano l’Italia nell’olimpo dello sci alpino: sono 336 vittorie totali. Domme raggiune Thoeni e Fede è vicina alla Coppa del mondo

di MANUEL MINGUZZI
9 marzo 2025
Dominik Paris

Dominik Paris

Bologna, 9 marzo 2025 – Federica Brignone e Dominik Paris hanno regalato all’Italia un weekend da incorniciare. A Kvitfjell Domme ha vinto la discesa libera venerdì e il super gigante domenica, mandando un chiaro segnale in vista 2026 e Milano-Cortina, poi Fede Brignone che ha conquistato il quinto gigante stagionale aumentando il vantaggio in classifica su Lara Gut Behrami. Il tassametro delle vittorie della nazionale continua a correre. Sono 140 al femminile e ben 196 al maschile per un totale di 336. Lo sci alpino è più vivo che mai con una generazione d’oro che sta battendo ogni record.  

Paris come Thoeni

Due successi in tre giorni, Dominik Paris ha ribattezzato la Olympiabakken la Parisbakken. Non solo, il ragazzo della Val d’Ultimo si prende un pezzo di storia dello sci alpino italiano, raggiungendo un autentico mito: sono infatti 24 le vittorie totali di Domme al pari di Gustav Thoeni. L’amata discesa è stata foriera di successi per Paris (19 in totale), ma anche il super g ha regalato qualche soddisfazione, come quella in Norvegia dove sono stati battuti tutti i temibili svizzeri. Lo squadrone elvetico che ha dominato Coppa del mondo e mondiali. “Raggiungere il mio compaesano Gustavo è solo un piacere, Thoeni è un nome grandissimo in Italia, anche se lui ha vinto molto di più”, il commento di Paris. Il computo totale dice 196 successi al maschile nel massimo circuito, con il leader maximo che resta Alberto Tomba con 50 vittorie in carriera.

Brignone a 36, l’Italia a 140

Poi c’è l’immancabile ed eterna Federica Brignone, che oggi gareggia sulle ali di una sciata che nessuna delle rivali ha. Il dominio in gigante è consolidato, perfino eccessivo nelle proporzioni dei distacchi che rifila alle rivali, e lo score dice 36 vittorie totali in Coppa del mondo, con la nazionale femminile che raggiunge cifra pari a quota 140. Ed è sempre più vicina la seconda Coppa del mondo generale dati i 322 punti di vantaggio su Lara Gut Behrami, ormai ancorata a una effimera speranza. Una piccola curiosità a Are: mai Federica aveva vinto una gara partendo con il pettorale uno. Adesso, per la tigre di La Salle, arriva il fine settimana casalingo di La Thuile, praticamente le piste della sua infanzia dove il turbinio di emozioni raggiungerà livelli massimi. E’ l’ultima tappa prima delle finali di Sun Vallley: “In questo momento sono molto presente e totalmente lucida quando scio – le parole di Fede - Lascio le emozioni fuori dalla mia testa anche se le sento dentro di me, so esattamente dove mi trovo, cosa sto facendo, e se perdo il controllo non mi piace. C’è tanta consapevolezza e istinto, in questo momento ho l’istinto giusto”. La cosa incredibile è che Brignone è in lizza per tutte le coppe, non solo quella generale ma anche quelle di specialità, a partire dal gigante: “Alice Robinson non molla nulla in gigante, sarà una sfida appassionante che si concluderà giustamente alle finali di Sun Valley”, la prudenza di Fede. E anche un po’ scaramanticamente pure su quella generale la tigre rimane umile: “Continuo a non guardare la classifica generale, adesso andiamo a La Thuile dove sarà tosta emotivamente. Lì mi sento veramente a casa”. Insomma, i big azzurri viaggiano forte e per Milano-Cortina aumentano aspettative e speranze. Manca un anno, prima la Coppa del mondo che farebbe entrare Fede ancora di più nella storia. Paris re, Brignone regina: la valanga azzurra va che è un piacere. Leggi anche - Paris vince a Kvitfjell e raggiunge Thoeni a quota 24 vittorie di Coppa

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