Mondiali sci, Brignone è argento in super gigante. Vince l’austriaca Venier. Quinta la Goggia

L’austriaca beffa Federica per dieci centesimi, ma è un grande risultato su una pista poco adatta. Goggia sfiora il podio ma è quinta

di MANUEL MINGUZZI
6 febbraio 2025
Federica Brignone, medaglia d'argento nel Super G (Ansa)

Federica Brignone, medaglia d'argento nel Super G (Ansa)

Saalbach, 6 febbraio 2025 – L’Italia trova un’altra medaglia ai mondiali di sci alpino, peccato che non sia stata d’oro. Federica Brignone ha sfiorato l’impresa in supergigante, su una pista con poche zone tecniche, dove lei si esalta, ma il periodo resta di grande forma e la valdostana ha conquistato un prezioso argento, alle spalle della sola Stephanie Venier che l’ha preceduta di appena dieci centesimi. Non deve rammaricarsi Fede che ha fatto il massimo su un tracciato non adatto. Oro dunque alle padrone di casa, ma l’Italia c’è e anche Sofia Goggia ha sfiorato una medaglia finendo quinta per soli sei centesimi. Medaglia di bronzo a pari merito per Macuga e Lie.

La gara

Supergigante scorrevole, non troppo tortuoso e non distante da una discesa libera, ma non bisogna calcare troppo sulla neve per non perdere velocità e anche i dossi vanno addomesticati e letti per non sbagliare linee e traiettorie. Non ci sono troppi curvoni e si sta molto in posizione aerodinamica, così il tracciato penalizza un po’ le sciatrici più tecniche, tra cui le nostre Laura Pirovano e Marta Bassino (fuori dalle dieci) che pagano tanto nella fase di scorrimento. Brignone, invece, si esalta, scende con coraggio, nonostante le poche curve, e rifila oltre un secondo a Lara Gauche era in testa fin lì, ma Stephanie Venier (1’20”47), scesa subito dopo, fa tutto leggermente meglio e manda in visibilio Saalbach con il miglior tempo con dieci centesimi sulla valdostana. Una beffa, ma Fede può comunque essere soddisfatta perché non aveva mai fatto medaglia in super g e la tracciatura era tutto fuorché adatta a lei. Nemmeno Sofia Goggia riesce nell’impresa di battere l’austriaca, complice un errore di linea sul secondo salto e alla fine deve accontentarsi del quinto posto a 30 centesimi, rimandando l’appuntamento con l’oro mondiale che le è sempre mancato. Davanti a lei la sempre concreta norvegese Kajsa Vickhoff Lie, terza a 24 centesimi, finita a pari merito con la statunitense Laure Macuga, scesa con il pettorale 14.

Maluccio Lara Gut Behrami, mai in ritmo col tracciato poco tecnico e sempre un po’ a inseguire le linee senza generare velocità: l’elvetica è solo ottava a 70 centesimi, dietro anche ad Aicher e Ledecka, mentre l’azzurra Elena Curtoni, che ha sofferto una pista poco adatta, è nona a 76 centesimi. C’era attesa anche per Lindsey Vonn, scesa con il trenta, ma la quarantenne campionessa americana ha inforcato con un braccio dopo poche porte uscendo di scena. Da verificare le condizioni dell’arto dato che Vonn è parsa molto dolorante. L’Italia prende dunque un argento e segue la scia dell’oro in parallelo. Domani tocca ai maschi.

La classifica

1 Venier 1’20”47 2 Brignone +0.10 3 Macuga +0-24 3 Lie +0.24 5 Goggia +0-30 6 Aicher +0.52 7 Ledecka +0.63 8 Gut Behrami +0.70 9 Curtoni +0.76 10 Huetter +0.91

Continua a leggere tutte le notizie di sport su