Sci, gigante choc a Jasna: Brignone fuori, Bassino a 8 secondi. Poi vince Hector

La svedese torna al successo dopo due anni e domina il gigante in Slovacchia davanti a Shiffrin e Robinson. Brignone e Vlhova fuori nella prima manche

di MANUEL MINGUZZI
20 gennaio 2024
Sara Hector

Sara Hector

Jasna, 20 gennaio 2024 - Uno slalom gigante ad eliminazione quello di Jasna. In mezzo alle difficoltà di una neve ghiacciata e scivolosa è spuntata Sara Hector, brava a tornare alla vittoria in Coppa del mondo dopo due anni e ipotecando il successo già nella prima manche, chiusa con distacchi importanti. La svedese si è presa lo scalpo di Mikaela Shiffrin, al podio numero 149 della carriera, con Alice Robinson ottima terza. Le azzurre hanno vissuto invece una giornata difficile con Federica Brignone fuori dopo tre porte e Marta Bassino non qualificata alla seconda. Elisa Platino e Asja Zenere hanno salvato la spedizione.

Gara selettiva: Hector imbattibile

La prima manche è stata una ecatombe. Difficile l’adattamento delle sciatrici ad una neve ghiacciata e scivolosa, che a molti ha ricordato quella celebre di Kranjska Gora 1992, quando Sergio Bergamelli vinse rifilando 2”22 allo svizzero Piren e 2”76 ad Alberto Tomba. Ma stavolta l’epilogo, per i coloriz azzurri, è stato ben diverso. Federica Brignone, con il pettorale uno, è uscita dopo tre porte. Delle prime quattro in gara solo due sono arrivate al traguardo (Hector con un vantaggio abissale su Gut), ma la massima preoccupazione è stata raggiunta con l’uscita di Petra Vlhova, pure lei scivolata e finita nelle reti con una torsione innaturale del ginocchio. La slovacca, attesa in casa da 30mila persone, è stata portata via in toboga tra l’apprensione generale. Per il resto grandi difficoltà e distacchi rilevanti, perché Hector è stata l’unica a interpretare bene la neve e la pista, ma a tutti gli effetti una gara non c’è stata con Shiffrin che ha chiuso seconda a 1”00 di ritardo, poi Robinson a 1”05, mentre tutte le altre hanno cercato di rimanere in piedi piuttosto che trovare il tempo con Ljutic a 2”61 quarta e Mowinckel quinta a 2”92. Basti pensare che la decima, cioè Lara Colturi, ha accusato un ritardo di 3”65. Crollo di Marta Bassino arrivata addirittura con 8 secondi di ritardo. Con distacchi così elevati sono riusciti alcuni inserimenti dalle retrovie: ne hanno approfittato Elisa Platino, buona tredicesima con il 38, e Asja Zenere, quindicesima con il 33. Tra le italiane dentro anche Lara Della Mea con il venticinquesimo tempo. Nella seconda le cose sono andate meglio nell’interpretazione della pista, sicuramente con meno uscite, ma le italiane non hanno trovato una rimonta significativa. Sono comunque punti importanti di Coppa per Zenere, alla fine diciannovesima, e Platino, quindicesima a salvare la spedizione. Per quanto riguarda la lotta alla vittoria Sara Hector ha confermato il suo dominio su una neve difficile. Dopo due anni la svedese è tornata al successo conquistando la sua quinta vittoria in carriera in 2’17”80, rifilando addirittura 1”52 a Shiffrin, che pure era andata forte nella seconda manche, e addirittura 2”71 ad Alice Robinson che sale sul podio. Per la neozelandese è il settimo podio in carriera, tutti in gigante. Distacchi assolutamente abissali con la quarta posizione di Zrinka Ljutic addirittura a 4”33, di poco davanti a Thea Louise Stjernesund a 4”40. L’uscita di Brignone ha spalancato dunque le porte alle rivali nella coppa di specialità con il pettorale rosso che va a Lara Gut Behrami, oggi sesta, con 485 punti, poi Federica a 460 e Shiffrin che è risalita a 429, con Sara Hector quarta a 372.

Classifica finale

1 Hector 2'17"80

2 Shiffrin +1.52

3 Robinson +2.71

4 Ljutic +4.33

5 Stjernesund +4.40

6 Gut Behrami +4.49

7 Hurt +4.60

8 Mowinckel +4.64

9 Rast +5.03

10 Lie +5.52

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