Scioline al fluoro, scoppia il caso in Coppa del Mondo. Vantaggi e rischi: ecco perché la Fis le ha vietate
A Soelden la norvegese Ragnhild Mowinckel è stata squalificata per l’utilizzo di questa sostanza recentemente vietata dalla Fis
Soelden, 28 ottobre 2023 - Nel gigante di Soelden dopo la prima manche la norvegese Ragnhild Mowinckel è stata squalificata dalla giuria perché i suoi sci erano stati preparati con sciolina al fluoro, sostanza recentemente vietata dalla Fis. Ma che cos'è la sciolina al fluoro, quali vantaggi (per lo sciatore) quali svantaggi (per la natura)?
Le scioline con una base di sostanze Pfas fanno volare gli sci, ed è questo il motivo per cui molti le usano, anche non professionisti, ma rappresentano anche un rischio per la salute e per l'ambiente, tanto che la Fis (La Federazione Internazionale di Sci e Snowboard) le ha messe al bando fin dall'inizio della stagione.
Per alcuni una decisione tardiva, ma la federazione, dopo vari avvertimenti di stop, per vietare veramente i prodotti fluorati utilizzati per la preparazione degli sci ha dovuto attendere i risultati dei test condotti proprio dalla Fis a Falun e Tallin. Test effettuati con l'aiuto della Brucker, azienda di strumenti scientifici, e dell'Ibu, l'International Biathlon Union.
Il caso in passato fu sollevato dal giornale francese Equipe che denunciava il rischio dell'impiego di scioline con sostanze perfluoroalchiliche, o Pfas, nello sci nordico. Il vantaggio di queste scioline, ricavate dalla sintesi di sostanze chimiche, è la maggior capacità di scorrere che danno allo sci grazie alla forte resistenza e idrorepellenza. Sostanze usate nell'industria e per impermeabilizzare i tessuti, ma anche per le pentole antiaderenti.
Altro vantaggio è l'applicazione: si possono stendere sulle solette utilizzando un ferro da stiro particolare. Ma è proprio qui il primo problema, infatti il riscaldamento di queste sostanze le rende più volatili con il rischio che vengano assorbite dall'uomo. E proprio l'Equipe portò a sostegno della sua indagine i casi di preparatori del fondo che avevano già accusato gravi conseguenze fisiche.
Studi hanno dimostrato la pericolosità per l'organismo umano e animale di queste scioline. Un preparatore di sci di fondo, che utilizza queste sostanze, rischia disfunzioni del sistema immunitario e tumori. Inoltre per i più giovani crescono i rischi per lo sviluppo cognitivo e neuro comportamentale, per non parlare di disturbi endocrini.
La Fis inoltre, e non per ultimo, ha voluto il divieto delle scioline al fluoro perché ormai si può parlare di "doping dei materiali", che potrebbe favorire i team più forti e attrezzati.
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