Coppa del mondo di sci, il dt azzurro: “Ghiacciai al lumicino. ‘Scappiamo’ per allenarci”

Coppa del Mondo, il vento ferma di nuovo discesa libera a Cervinia. Rulfi, direttore tecnico delle donne: "Tanti atleti ora scelgono il Nord Europa".

di GABRIELE TASSI
19 novembre 2023

"Ghiacciai al lumicino ’Scappiamo’ per allenarci"

Cervinia, 19 novembre 2023 – Trent’anni di mestiere: "Così ho visto da vicino il cambiamento climatico". Faccia a faccia con il clima pazzo: "Se la neve non c’è, l’atleta se la va a cercare" dice Gianluca Rulfi, capo allenatore delle azzurre di sci, dopo che un meteo birichino (ieri) ha fatto annullare l’ennesima discesa libera (questa volta femminile) sulla pista di Zermatt-Cervinia. Troppo vento: annullata anche la gara di oggi.

Rulfi, il clima si sta ribellando pure allo sci: le discese sui ghiacciai saltano, cosa è cambiato per voi?

"Diciamo che a tremila metri in novembre è facile che il tempo si comporti così. Allo stesso tempo però, da vent’anni a questa parte, il clima si sta estremizzando con grossi caldi alternati al freddo a fasi piuttosto imprevedibili".

Qual è la situazione per chi vuole allenarsi?

"A farne le spese è soprattutto il mondo della velocità. Ormai i ghiacciai sono ridotti al lumicino, e hanno tutti ritardato la propria apertura, basti pensare che in Francia Deux Alpes inaugura a dicembre, praticamente assieme alle Alpi normali".

E quindi che fanno le sciatrici azzurre?

"Al momento scappiamo dal clima: anche la Coppa Europa in estate ha fatto solo preparazione atletica e poi è andata in Sud America come la nazionale maggiore in settembre. Questo comporta chiaramente particolari riorganizzazioni per le categorie ’minori’. Poi ora è scoppiata la moda del Nord Europa".

Cioè?

"Paesi freddi come Svezia o Finlandia creano delle specie di ’fabbriche di neve’, dette snowfarming. In pratica, si creano grossi cumuli di neve, che vengono conservati per tutto l’anno sotto spessi strati di segatura. Questo permette di avere sempre ghiaccio disponibile per creare piste e aprire subito agli allenamenti degli atleti. A Levi per esempio si è sciato su uno strato di neve vecchio di 4 o 5 anni".

Riguarda anche le nostre sciatrici?

"In parte, al momento Bassino è volta in Svezia per lavorare bene sul gigante. Goggia (nella foto piccola, ndr) invece è rimasta qui per lavorare sulla velocità. Dalle prossime settimane invece Marta, Sofia e Federica Brignone partiranno per gli Stati Uniti, a Killington, nel Vermont".

Che idea si è fatto di questa nuova stagione?

"Dai primi test è un po’ come vedere il tennis: restano tanti grandi interpreti d’esperienza e giovani che stanno emergendo".

Chi è il suo Djokovic allora?

"Federica Brignone"

E quali sono invece i vostri obiettivi?

"Siamo in un anno di transizione, senza grandi eventi come per esempio le Olimpiadi. Puntiamo a riconfermarci nelle coppe di Specialità con Brignone e Goggia: entrambe però si stanno anche allenando su altre specialità per allargare il loro bagaglio tecnico".

A proposito di obiettivi. Nel mirino c’è migliorare nello Speciale?

"Siamo un po’ in carenza di grandi leader. Peterlini è stata molto sfortunata, ma ora è tornata. Ci sono tanti giovani con la voglia di emergere, ma di certo i pettorali alti non aiutano".

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