Jannik per la rivoluzione Rossa. Medvedev non è più un tabù,. Sinner lanciato in missione finale. Torino sogna già un altro show

Alle 14.30 la sfida per prolungare la grande impresa dell’azzurro: ora è favorito sul russo ex numero 1 . La schiena dell’altoatesino non preoccupa più, alle 21 l’altra semifinale da urlo Alcaraz-Djokovic.

di PAOLO GRILLI -
18 novembre 2023
Medvedev non è più un tabù,. Sinner lanciato in missione finale. Torino sogna già un altro show

Medvedev non è più un tabù,. Sinner lanciato in missione finale. Torino sogna già un altro show

Sinner che aiuta Djokovic battendo Rune, senza temere poi la sfida di piegare magari di nuovo ’Nole’ in finale; Alcaraz che aiuta soprattutto se stesso stendendo Medvedev, evitando così Jannik in semifinale: l’uomo del momento, cavaliere rosso che non sembra conoscere ostacoli lungo le curve di questo enorme sogno chiamato Finals.

Incroci certo cervellotici (Zverev ha poi battuto Rublev, è fuori solo per differenza set) ma pure intriganti tra stelle e gironi nell’unico torneo che consenta a chi ha perso (’Djoker’, Alcaraz e Medvedev) di giocarsi il titolo. Jannik no, il suo percorso è netto fra i Maestri giunti a Torino, e qualcosa vorrà pur dire in questa contesa di fine stagione equilibrata e imprevedibile per definizione.

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Sinner-Medvedev alle 14.30 (diretta RaiDue e Sky Sport), una semifinale per togliere il riposino odierno agli italiani che hanno trovato il loro nuovo idolo della racchetta. Ieri una folla ha assistito all’allenamento del nostro al Pala Alpitour, in religioso silenzio. La schiena di Jannik, che contro Rune aveva dato qualche grattacapo (con timori immediati per noi spettatori) sembra non risentire delle ultime fatiche. E così il 22enne nato a San Candido potrà lanciarsi totalmente nella sua missione possibile per la finale, ciò che risultava quasi del tutto inconcepibile per un azzurro fino a pochi giorni fa. Sinner ha vinto diciassette delle ultime diciotto partite giocate (ha perso solo con lo statunitense Ben Shelton al Master di Shangai il 10 ottobre) e nessuno, tra i magnifici quattro rimasti, gode ora della sua inerzia positiva. Ciò che più conta, l’empatia con Torino è totale. La pressione, invece di piegarlo, lo fa volare. Jannik continua a sfornare tanti sorrisi quanti colpi vincenti.

I precedenti fra l’altoatesino e il russo, spietatamente indirizzati fino a fine estate (eravamo 6-0 per Medvedev) non contano più. Jannik ha vinto le due recenti finali di Pechino e Vienna contro il russo, mostrando una padronanza assoluta del match contro l’ex numero 1 mondiale. L’azzurro si è infatti aggiudicato i tre tie-break disputati nelle due sfide, indice di una solidità mentale che non teme più confronti. Il ritmo esasperato che Daniil sa esprimere non rappresenta più un problema, data la capacità di Sinner di imporsi anche contro chi sa smontare più di tutti il gioco altrui. Sinner dovrà fare di tutto per aprirsi il campo e poi colpire con la potenza e la magia a cui ci ha ormai abituato.

Medvedev controbatterà anche col suo atteggiamento (alle Finals del 2021 finse lo sbadiglio contro il Rosso). Ma poi Jannik ha già battuto anche Rune. Nemmeno quelli fortissimi e poco simpatici fanno più paura.

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