Roland Garros, Djokovic alla 45esima semifinale slam: “Alcaraz mi ricorda Nadal”

Il serbo venerdì contro il giovane talento spagnolo: sono 45 semifinali slam e c’è il precedente di Madrid. Ma Carlos è una evoluzione di Nadal

di MANUEL MINGUZZI -
7 giugno 2023
Novak Djokovic

Novak Djokovic

Parigi, 7 giugno 2023 - Una finale anticipata? Forse sì. Novak Djokovic ha conquistato ieri al sua quarantacinquesima semifinale in un torneo dello slam e venerdì, sul campo centrale del Roland Garros, affronterà la testa di serie numero 1 Carlos Alcaraz. Un duello generazionale, con Nole quasi ultimo baluardo della generazione dei big four, Federer ritirato, Nadal e Murray alle prese con gli acciacchi dovuti all’usura, e Carlos che invece rappresenta il nuovo che avanza, il capofila degli allievi che cercheranno di superare i maestri. E il giovane spagnolo appare infatti una sorta di genetica tennistica in evoluzione rispetto al pluricampione Rafa Nadal. Il maiorchino, partito con un tennis difensivo, fatto di clamorosi passanti da fondo campo, si è evoluto per cercare di trovare un tennis maggiormente aggressivo e restare al passo con i tempi, fatto di una nuova generazione che è ormai in grado di giocare un tennis eccellente in tutte e due le fasi del gioco. Alcaraz è il prototipo del tennista moderno, capace di aggredire l’avversario ma anche di difendere. Insomma, una evoluzione della specie.  

Djokovic: “Dovrò dare il mio meglio”

Carlos Alcaraz è arrivato in semifinale mostrando una condizione fisica e tennistica invidiabile, e lo testimoniano due nette vittorie contro talenti del calibro di Lorenzo Musetti e Stefanos Tsitsipas, mentre Nole Djokovic ha lasciato per strada qualcosa e ha faticato a battere nei quarti il russo Karen Khachanov, che in precedenza aveva battuto Lorenzo Sonego, rimontando il set di svantaggio e girando la partita con il tiebreak del secondo set. Ecco, il serbo dovrà elevare il suo gioco: "Dovrò cercare di dare il meglio, non ho scelta in una partita del genere - le sue parole - Contro Khachanov mi sono sentito a disagio per come giocavo, mi è sembrato di restare fuori dal campo ma devo anche dare i meriti a Karen per il suo tennis. Il vantaggio degli slam è che puoi fare fatica per due set e hai ancora la possibilità di vincere. La chiave è vincere i match in cui non ti esprimi al meglio”. E allora il tennis espresso nei quarti non sarà sufficiente contro Alcaraz, che Nole paragona ad un noto campione spagnolo: “Mi ricorda tanto qualcuno che viene dal suo stesse paese - la battuta di Nole su Alcaraz - In campo mette tanta intensità e merita questo successo; è un giocatore completo nonostante i soli 20 anni”. C’è un precedente, sulla terra, in quel di Madrid dove Alcaraz vinse al terzo set e Djokovic avrà di fronte forse la partita più importante del torneo: “Dopo Madrid non ci siamo più incontrati e per me sarà la sfida più importante fino a qui. Tutti vorranno vedere questa partita e lui adesso è il giocatore da battere”. Nole dunque è molto concentrato ed è già al lavoro col suo team per migliorare il suo gioco. Quella con Alcaraz è una finale anticipata: “Dovrò arrivare preparato e in una situazione migliore rispetto ai quarti. L’obiettivo è essere in grado di iniziare meglio la partita”. Appuntamento venerdì a Parigi, mentre dall’altra parte del tabellone si affronteranno i vincenti del match tra Zverev ed Etcheverry e quello tra Rune e Ruud. Leggi anche - Musetti eliminato da Alcaraz: "Ho scelto la via più facile"

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