Roland Garros, Musetti: “Ho scelto la via più comoda, non ho avuto atteggiamento positivo”
L’azzurro è uscito in tre set per mano di Carlos Alcaraz: ancora alto il divario tecnico e mentale con la testa di serie numero uno
Parigi, 5 giugno 2023 - Tre rapidi set, circa due ore di gioco. Il dominio di Carlos Alcaraz nei confronti di Lorenzo Musetti è stato limpido e netto, un solco che vede l’italiano ancora lontano dai livelli sufficienti per raggiungere le battute finali di un grande slam. La partita di ottavi di finale lo ha certificato con un Musetti sovrastato sia tecnicamente che mentalmente: manca ancora la consapevolezza giusta e l’atteggiamento positivo necessario a non uscire dal campo contro avversari di questo livello. E se non si esprime il massimo poi il risultato è una diretta conseguenza.
Musetti: “Ho scelto la via più facile”
Non che Musetti sia sceso in campo perdente, ma alla prima difficoltà imposta da Alcaraz, che era andato sotto di un break a inizio partita, non è riuscito a contro battere né tatticamente né mentalmente. Non era il Musetti grintoso visto in altre circostanze e pure lui lo ha ammesso dopo la sconfitta: “Devo avere più consapevolezza di me stesso e del mio livello - le sue parole - Forse a volte mi faccio prendere troppo da chi c’è dall’altra parte, ci sto lavorando. Spero sia una sconfitta che mi serva da lezione”. Molto critico Lorenzo sulla sua partita, probabilmente giocata in maniera sbagliata fin dall'inizio: "Devo analizzarla bene per capire esattamente cosa non fare - ancora Musetti - Sono sorpreso in maniera negativa di quello che ho fatto io, perché uscito dallo scambio con le smorzate che tecnicamente non avevano senso. Poi ho servito male, sono andato sempre di fretta e non mi sono mai caricato. Non ho avuto l’atteggiamento positivo che influisce sul mio gioco”. Ed è proprio sul piano mentale che Musetti ad un certo punto ha mollato, quasi accettando la sconfitta. Lorenzo fa mea culpa: “Lui ha giocato meglio e lo accetto, è entrato più grintoso e con più voglia di vincere. La cosa più difficile in questi casi è lottare, mentre io ho scelto quella più comoda di lasciarsi un po’ andare. La prossima volta sceglierò di lottare”. E anche tatticamente Alcaraz ha approcciato meglio, aggredendo nei punti deboli di Musetti il quale invece non ha trovato le chiavi giuste per rispondere in maniera corretta per prendersi un vantaggio sul campo: “Potevo fare molto cose diverse a quelle che ho fatto - la chiosa di Lorenzo - L’idea era avanzar sul suo rovescio e imporre il gioco su quell’angolo perché col diritto muove molto bene la palla. I piani probabilmente erano simili per entrambi e il primo che riusciva a prendere il controllo imponeva il gioco per vincere il punto. Lui lo ha fatto meglio di me”. L’Italia deve ancora migliorare per potersi giocare degli slam, dunque, con Musetti, Sinner e Sonego ancora lontani, per certi versi, al vertice. Ora Wimbledon, non certo la superficie preferita di Musetti. Leggi anche - Anche Sonego esce dal Roland Garros, avanza Khachanov in quattro set
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