Sinner, la carica di Binaghi: “Non vogliamo rimanere per sempre secondi dietro Djokovic”
Il presidente federale ai Supertennis Awards chiede a Jannik uno slam e la vetta della classifica mondiale: “Dopo la Davis dobbiamo pensare in grande”
Un finale di stagione da paura e con altissime aspettative per il futuro. Jannik Sinner ha chiuso un 2023 oltremodo positivo, con il primo successo in un torneo mille a Toronto, poi in autunno la vittoria nel 500 di Pechino, battendo Medvedev per la prima volta, poco dopo trionfo nel 500 di Vienna, sempre su Medvedev, fino alla partecipazione alle Atp Finals con il raggiungimento della finale contro Novak Djokovic e dopo aver sconfitto Medvedev per la terza volta in fila. Infine il grande trionfo in Coppa Davis da leader assoluto della squadra capitanata da Filippo Volandri che ha riportato l’insalatiera in Italia 47 anni dopo. Ora da Jannik ci si attende massima continuità su questi livelli, a partire dagli Australian Open a gennaio dove ci sarà il primo assalto ai titoli dello slam. Attorno a Sinner si è creato grande hype, i bambini lo vedono un idolo, le sue partite in chiaro sono state le trasmissioni più viste in Italia e ora per il 2024 si sogna in grande. Lo fa anche il presidente federale Angelo Binaghi che durante i Supertennis Awards ha spronato il tennista altoatesino a coronare un 2024 da record, raggiungendo la posizione numero uno in classifica e la vittoria di un titolo dello slam.
Binaghi: “Non vogliamo rimanere per sempre numeri 2”
Insomma, un po’ di pressione il presidente a Sinner l’ha messa. Entrambi sul palco, il siparietto è stato messo in scena dal numero uno del tennis italiano che di fatto ha spronato Jannik ad alzare ulteriormente il livello. Tono a metà tra il provocatorio e lo scherzoso, ma dietro c’è la verità di Biraghi: vuole Sinner numero uno al mondo. Sentite il presidente: “La federazione è la tua grande famiglia e puoi contare sul nostro appoggio, ma dobbiamo puntare ad un altro sogno - le parole di Binaghi - Abbiamo riportato la Davis in Italia dopo 47 anni e ora non vogliamo rimanere secondi tutta la vita. Vogliamo per caso restare secondi dietro al calcio? Dietro a Djokovic? Non vogliamo vincere un torneo dello slam? Non credo, dobbiamo pensare ancora più in grande e senza cambiare una virgola di ciò che abbiamo fatto”. Insomma, tra Melbourne, Parigi, Londra e New York Sinner sarà chiamato a portare a casa un trofeo, ben sapendo che di fronte si ritroverà gli avversari di sempre che sono Daniil Medvedev, Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. E infatti Sinner è già pronto a lavorare. Passato qualche giorno di riposo in montagna a sciare ‘per riconnettermi con le mie radici’, Sinner ora andrà in ritiro tre settimane ad Alicante per preparare gli Australian Open. “Non c’è tanto tempo per riposare, ma il lavoro è la parte che amo di più”, parola di Sinner. E allora è già la partita la rincorsa a uno slam, prima fermata a Melbourne a gennaio 2024. Il futuro è oggi.
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