Malore Sinner, il mistero della diagnosi. Ipotesi attacco di ansia: “Tremore molto strano”

Il numero 1 al mondo non è entrato nei dettagli dopo il match contro Rune agli Australian Open, limitandosi a parlare di un “problema di salute”. Emilio Sodano, medico della Federtennis: “Escluderei la disidratazione, penso a una reazione psicologica”

di Redazione Sport
21 gennaio 2025

Melbourne, 21 gennaio 2025 – “Non mi sentivo bene, ho avuto le vertigini. Nessun infortunio, solo qualche problema di salute. Ho lottato contro un avversario duro, ma anche un po’ contro me stesso”. Jannik Sinner, al termine dell’ottavo di finale degli Australian Open vinto in quattro set contro Holger Rune, ha preferito non chiarire i dettagli sul malore che lo ha colpito tra il secondo e terzo set della sfida contro il danese. Poche parole per ammettere il problema fisico, senza però entrare nel dettaglio.

Jannik Sinner, numero 1 del tennis mondiale
Jannik Sinner, numero 1 del tennis mondiale

Le immagini delle mani che tremavano – Jannik dava l’impressione di faticare addirittura a reggere l’asciugamano vicino al volto e la borraccia dell’acqua – sono state impressionanti e hanno spaventato tutti i tifosi del numero 1 del tennis mondiale. L’altoatesino a un certo punto ha iniziato a muoversi in campo con difficoltà, pareva quasi annebbiato e con problemi di respirazione. Certo le condizioni a Melbourne erano piuttosto difficili tra caldo torrido e afa, ma è stato lo stesso Sinner ad ammettere che qualcosa non funzionava già dal mattino: “È stato tutto un po’ strano. Sono arrivato al campo tardissimo, ho cambiato anche la mia routine pre partita, scegliendo di rinunciare al riscaldamento”.

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Il campione azzurro è comunque riuscito a superare il momento di crisi e conquistare il pass per i quarti di finale contro l’australiano Alex de Minaur, ma restano incognite sulle sue condizioni fisiche. Lui ha parlato di “problemi di salute” e di questa sfida contro “me stesso”.

Che tutto allora sia dovuto a un aspetto mentale? Possibile che quel tremore sia stato causato da un attacco di ansia? Uno scenario che Emilio Sodano, ex medico della nazionale azzurra in Davis e oggi responsabile sanitario della Federtennis, non si sente di escludere. Perché “sono rimasto anche io stupito da quel tremore – le parole di Sodano –. È stata una modalità strana. Certo, a tante migliaia di chilometri di distanza è impossibile fare una diagnosi: posso solo avanzare qualche ipotesi...”.  E la sua idea è che si sia trattato di una reazione di “ansia e spavento”, non qualcosa “di organico”. “La modalità di quel tremore – ha raccontato – è stata molto strana. Escluderei la disidratazione, anche in quelle condizioni di gran caldo: si giocava da poco, i tennisti bevono molto e sono attenti a tenere la situazione sotto controllo. Non penso neanche a un calo di pressione, la situazione si è risolta molto rapidamente. Giramenti di testa per una labirintite? No, dà vertigini pesanti e sarebbe crollato a terra”. Semmai, secondo Sodano, potrebbe essere stata “una reazione psicologica di fronte a un malore inatteso, una reazione di ansia, uno spavento”, vista anche la rapidità con la quale il tremore è scomparso.

Resta quindi il mistero attorno alla diagnosi di Sinner a Melbourne. Che oltretutto aveva già vissuto qualcosa di simile lo scorso anno a Wimbledon nella sconfitta ai quarti contro Medvedev: “Quell’esperienza mi ha aiutato a gestire il malessere”, ha spiegato. Jannik giocherà i quarti degli Australian Open contro de Minaur mercoledì 22 gennaio alle 9.30 ora italiana. La speranza è che sia nelle condizioni migliori per conquistare un posto in semifinale.

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