Sinner batte Rublev e vola in semifinale a Cincinnati: “Era difficile e c’era tanto vento”

Dopo una serie di errori, il tennista azzurro, neo 23enne, è riuscito a rimontare nel secondo set e ribaltando il match fino alla vittoria

di Redazione Sport
17 agosto 2024
Jannick Sinner

Jannick Sinner

Roma, 17 agosto 2024 – “Era davvero difficile. C'era anche tanto vento. Stare sotto è difficile, stare lì mentalmente... Ho avuto una ottima razione. Non era semplice e quindi sono contento”. Così Jannik Sinner commenta  la sua vittoria contro Andrey Rublev ai quarti del Masters 1000 di Cincinnati. L'azzurro ha sottolineato di essere soddisfatto della sua capacità di rimonta nel secondo set quando, dopo aver perso il primo set con 17 errori gratuiti e solo 4 vincenti a segno, era sotto 5/4.

Nel suo primo match da 23enne, il numero uno del mondo è riuscito a tirarsi fuori da un gorgo nero fatto di tanti errori gratuiti, di un'impressionante e inedita imprecisione nel dritto e di gambe e testa non reattivi come al solito, soprattutto nel primo set. A una settimana dalla sconfitta in tre set a Montreal, Sinner si è preso la rivincita (4/6-7/5-6/4) sul russo in un match da un andamento più che altalenante, approdando in semifinale, dove incontrerà il vincente tra Zverev e Shelton.

"Fai quello che devi fare", "torna in campo con un'idea". Erano questi i consigli gridati dai coach Cahill e Vagnozzi a un Sinner non certo al massimo della condizione. Ha perso il primo set in 41 minuti, sbagliando tutto ciò che poteva senza riuscire ad approfittare di un nastro fortunato che lo aveva portato sul 4 a 5, per poi consegnare il primo parziale con un doppio fallo. Sicuramente lontano dalle condizioni migliori, Sinner ha dimostrato però di essere in grado di ribaltare il match, operazione che riesce solo ai grandi campioni, tirandosi fuori da una brutta situazione nel secondo (era sotto 4-3 e poi 5-4) e vincendolo 7/5, anche grazie a un notevole calo di concentrazione di Rublev.

Nel terzo non c'è stata storia, perlomeno fino al 5 a 1 per l'azzurro che ha ritrovato la sua tradizionale precisione nel rovescio e ha contenuto gli errori di dritto. Poi la reazione del russo, che ha recuperato un break portandosi 5-4 e la chiusura 7 a 5, anche grazie a una provvidenziale folata di vento.

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