Il Tas cancella la condanna per doping a Briane Harris: perché la sentenza può aiutare Sinner

Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha assolto la giocatrice canadese di curling trovata positiva al Ligandrol. Era stata sospesa per 4 anni: “Nessuna colpa né negligenza per la contaminazione”. La vicenda è simile al caso Clostebol che coinvolge il numero 1 del tennis

di Redazione Sport
15 gennaio 2025

Roma, 15 gennaio 2025 – L’ultima sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna è decisamente incoraggiante per Jannik Sinner. Il Tas ha assolto la giocatrice canadese di curling Briane Harris ritenuta "non colpevole e non negligente" nella violazione al codice mondiale antidoping riscontrata nel febbraio scorso. Alla giocatrice, che poche settimane fa ha annunciato di essere incinta di cinque mesi, è stata cancellata una sospensione di quattro anni.

Jannik Sinner attende l'udienza al Tas fissata il 16 e 17 aprile
Jannik Sinner attende l'udienza al Tas fissata il 16 e 17 aprile

La "non colpevolezza e la non negligenza" è proprio l’obiettivo a cui punta per l'assoluzione il numero 1 del tennis mondiale attualmente impegnato agli Australian Open. Il 16 e 17 aprile al Tas di Losanna si svolgerà l'arbitrato che tratterà il caso del fuoriclasse azzurro chiamato a difendersi dopo il ricorso promosso dalla Wada. Sinner nel marzo del 2024 era stato trovato positivo due volte a una quantità infinitesimale di Clostebol, sostanza vietata dal Codice mondiale antidoping. Al controllo durante il torneo di Indian Wells (10 marzo), il metabolita era presente in una concentrazione di 121 miliardesimi di grammo per millilitro e la mattina del 18 marzo, secondo controllo, fuori dal torneo, la concentrazione era di 122 miliardesimi di grammo/millilitro.

Harris era stata trovata positiva al Ligandrol, sostanza vietata dalla Wada e utilizzata per aumentare la crescita muscolare. La giocatrice ha affermato di essere stata contaminata durante i rapporti intimi con il marito. "L'atleta ha adempiuto a tutti i suoi obblighi per evitare la contaminazione – si legge nella documentazione del Tas –. Harris non poteva sapere o sospettare che suo marito stesse assumendo il Ligandrol e non era a conoscenza dei potenziali rischi. Non ha mai condiviso cibo o bevande in pubblico o in privato per evitare qualsiasi forma di contaminazione".

Sinner ha sempre sostenuto che la sostanza vietata è entrata inconsapevolmente nel suo corpo durante un massaggio effettuato dal suo fisioterapista, successivamente licenziato. La Wada accusa l'altoatesino di non aver fatto abbastanza per evitare la contaminazione e ha chiesto una condanna da 1 a 2 anni. L'allora fisioterapista  di Jannik, Giacomo Naldi, dopo essersi ferito al mignolo della mano sinistra, per curare la ferita aveva usato il farmaco Trofodermin e successivamente, senza guanti, aveva trattato Jannik per quella che poi è stata classificata "una contaminazione transdermica".

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