Zverev: “Se gioca così Berrettini può vincere Wimbledon”

Il tedesco plaude alla partita di Berrettini, vittorioso in tre set al terzo turno. Matteo ringrazia: “Mi fa piacere”

di MANUEL MINGUZZI
9 luglio 2023
Wimbledon: Matteo Berrettini

Wimbledon: Matteo Berrettini

Londra, 9 luglio 2023 - Segni e tracce di Matteo Berrettini. Finalista due anni fa a Wimbledon, il tennista romano ha vissuto un momento acuto di crisi tra infortuni, scarsi risultati, fiducia venuta meno perfino con una ipotesi ritiro sul tavolo. E a Wimbledon non avrebbe dovuto partecipare, o almeno la decisione era nella sue mani dopo le difficoltà di questo inizio 2023. Ma alla fine ha prevalso il buon senso e Berrettini si è presentato in campo al primo turno con Lorenzo Sonego, una partita durata tre giorni a causa della pioggia. Oggi si ritrova agli ottavi di finale del torneo più importante al mondo e giocherà lunedì sul campo centrale contro il fenomeno Carlos Alcaraz. Ritrovata la gioia di giocare, ritrovati i risultati, ritrovati i suoi colpi. Anche Zverev ne è rimasto impressionato.  

Può vincere Wimbledon

Tre set a zero. Così Matteo Berrettini ha liquidato Sascha Zverev, avversario sempre temibile e dai colpi potenti, soprattutto sul rovescio. Sono serviti due tiebreak ma Matteo ha ritrovato il servizio e il diritto, fondamentali per il suo gioco aggressivo e potente. E anche l’avversario ne è rimasto impressionato, tanto da esporsi: “Se gioca così può vincere il torneo”, la sentenza di Zverev che però si scontra con il tabellone che ora porrà di fronte Berrettini ad Alcaraz, uno dei favoriti. Si giocherà lunedì, probabilmente sul centrale. “Mi fanno piacere le parole di Zverev - il ringraziamento di Berrettini - Diciamo che in campo mi sento bene e forse mi sentivo più stanco al primo turno con Sonego. Poi avevo lasciato il primo set ed ero arrabbiato, ma negli spogliatoi mi sono detto che dovevo godermela perché era già tanto essere qui”. Ma Berrettini aveva pensato di non giocare dopo tutti colpi presi nei primi mesi dell’anno tra infortuni e sconfitte. Alla fine il suo team gli ha lasciato carta bianca e lui ha deciso di esserci: “Non basta la volontà di giocare, serve essere pronti fisicamente e mentalmente. Il mio staff mi ha lasciato libero di scegliere e ho pensato che non potevo non provarci”. Il prossimo avversario, come detto, è Carlos Alcaraz, reduce da una partita non facile contro Jarry. Matteo e Carlitos si conoscono bene, hanno lottato sul duro dell’Australia e sul rosso del Brasile. Potrebbe essere una nuova battaglia: “Ci ho giocato diverse volte, in Australia l’ho battuto in cinque set, a Rio abbiamo fatto battaglia per altri tre. E’ impressionante perché a 20 è fisicamente pronto mentre io a quell’età avevo 15 chili in meno”. E un minimo di pressione ci sarà per entrambi, perché la sfida è di valore e vale l’accesso ai quarti di finale: “Lui la sa gestire benissimo, sorride sempre e non esagera mai”, la chiosa di Berrettini. Ma al di là di tutto la cosa importante è che Matteo sia ritornato, con il suo tennis, con la sua serenità, con Melissa al suo fianco. A spegnere anche assurde polemiche. Leggi anche - Wimbledon: Sinner-Galan, precedenti e orari tv

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