A2 maschile. Banca Macerata Fisiomed, una vittoria che vale oro: "Battuta la leader, per la salvezza basta un punto»
"Il servizio e il muro sono stati la chiave per la vittoria a casa della capolista: adesso basta un punto...

La felicità dei giocatori del Banca Macerata Fisiomed al termine della gara vinta a Prata di Pordenone
"Il servizio e il muro sono stati la chiave per la vittoria a casa della capolista: adesso basta un punto per avere la certezza di restare nell’A2 di volley maschile". Italo Vullo, dg del Banca Macerata Fisiomed, parla del successo a Prata di Pordenone, che fa tirare un sospiro di sollievo perché avvicina la squadra alla salvezza, anche se manca ancora una giornata. "Abbiamo fatto 15 muri punto, poi – ricorda il dg – abbiamo toccato moltissimi palloni e abbiamo difeso tanto. Sono stati tutti bravi mostrando l’atteggiamento giusto". Ma non era facile considerando che poco prima del match dei maceratesi Reggio Emilia aveva vinto a casa dell’ultima Palmi e così gli emiliani avevano raggiunto i biancorossi al penultimo posto. "La situazione non era semplice alla vigilia e ancora più complicata dopo la vittoria degli emiliani. La squadra è scesa in campo molto determinata e durante il match ho avuto le stesse sensazioni provate a Siena, cioè c’era la consapevolezza di potere vincere". E adesso i giocatori sono attesi da una settimana di lavoro per essere pronti al match di domenica alle 18 contro Ravenna in cui i biancorossi cercheranno di tagliare il traguardo della salvezza, retrocedono le ultime due e con un punto i maceratesi sono matematicamente certi della salvezza a prescindere da cosa faranno gli altri. Si prevedono giorni più tranquilli rispetto a quelli di una settimana prima, anche se il dg Vullo aveva pronosticato che Prata di Pordenone non avrebbe messo in difficoltà i maceratesi come successo con Cuneo e alla fine Macerata ha sconfitto per la seconda volta la leader incassando 6 punti. La battuta efficace e la capacità di leggere il gioco hanno facilitato il compito del muro, anche perché i locali non amano soluzioni offensive al centro preferendo attaccare sugli esterni dove hanno ottimi interpreti.
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