Bernardi, pensieri d’oro: "Parigi trionfo del gruppo"

“Mister secolo“ è reduce dal titolo olimpico vinto a fianco del ct azzurro "Velasco fenomenale. Egonu? Ineccepibile, ha sempre aiutato la squadra".

di GIULIANA LORENZO -
2 ottobre 2024
Bernardi, pensieri d’oro: "Parigi trionfo del gruppo"

“Mister secolo“ è reduce dal titolo olimpico vinto a fianco del ct azzurro "Velasco fenomenale. Egonu? Ineccepibile, ha sempre aiutato la squadra".

Torna a Milano, per il terzo anno, "Lo Spettacolo della Salute" che pone l’accento su quanto mantenersi in forma sia importante. Al Teatro Lirico Giorgio Gaber domani ci saranno 16 relatori, tra cui Lorenzo Bernardi, nello staff tecnico di Julio Velasco (insieme nella foto, credit Fipav) nell’avventura d’oro a Parigi.

Quanto è importante combattere la sedentarietà?

"È fondamentale. Siamo la prima nazione per tasso di obesità, questo si riflette su tutto. Ognuno deve essere molto bravo a porsi degli obiettivi. L’attività fisica, qualsiasi essa sia, soprattutto quella consigliata, è determinante per star bene".

Il suo speech dello "Spettacolo della Salute" si concentrerà sul vincere come “dare il meglio di se stessi“…

"Ognuno di noi deve riuscire ad esprimere i propri valori, il proprio talento e avere la volontà di migliorarsi in qualsiasi ambito. Quando riusciamo a dare il nostro meglio vinciamo. Vincere non è solo salire sul podio". L’immagine a cui pensa se le dico Parigi?

"Vedere le ragazze sul podio è il fermo immagine più bello . Riavvolgendo il nastro, la cosa più gratificante è avere visto la crescita di squadra, la presa di consapevolezza della propria forza che è diventata l’arma in più. La consapevolezza va di pari passo con tanti fattori, come lo sviluppo tecnico che hanno avuto tutte le giocatrici. Giocare bene ti dà sicurezza".

Qual è l’aspetto su cui vi siete focalizzati di più?

"Ci siamo concentrati su alcune dinamiche tecniche per avere un gioco più efficace. Siamo partiti da una base di battuta-ricezione che ci ha permesso di sviluppare il gioco d’attacco e i primi tempi. Poi abbiamo lavorato sulla fase break point, sulla voglia di difendere e coprire le giocatrici quando andavano ad attaccare. Non dicevamo di murare, ma di difendere: la difesa misura la tempra delle squadre. Ci ha permesso di bilanciare cambio palla e break point".

Cosa l’ha colpita del gruppo?

"Ognuna di loro si è messa a disposizione della squadra. Hanno raggiunto la consapevolezza di migliorarsi individualmente per portare all’interno del gruppo un valore aggiunto".

Si è confrontato con Egonu sulla gestione della sua fama?

"Paola è una persona molto intelligente. È riuscita a calarsi nel ruolo in maniera ineccepibile, aiutando la squadra e facendosi aiutare e non c’è stata alcuna problematica. Per quanto riguarda determinate situazioni non c’è mai stato bisogno di approfondire nulla".

Cosa le ha insegnato Velasco? "È sempre stato un allenatore che si è evoluto: anche quando ci allenava non c’erano mai due estati uguali. Ha portato tutto questo al femminile con ottimi risultati. È un’opportunità lavorarci, imparare da lui e da Massimo Barbolini che ha avuto un ruolo determinante. È un coach fenomenale, con capacità di affrontare dinamiche sportive come pochissimi".

Che stagione si aspetta?

"Importante e complessa: ci saranno grandi competitor, non solamente Conegliano, Milano e Scandicci. Squadre come Chieri, Pinerolo, Vallefoglia hanno fatto un mercato importante e renderanno l’esito delle partite molto incerto".

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