Crollo azzurro, brividi per Parigi. Mazzanti: "Ma io dovevo rifondare"

Bruxelless (Belgio), 4 settembre 2023 – Un disastro che apre scenari impensabili verso le Olimpiadi, oltre che complicare tantissimo il cammino verso i Giochi. L’Italia femminile del volley viene sconfitta 3-0 (23-25, 26-28, 20-25) dall’Olanda nella finale per il bronzo (oro vinto al tie-break dalla Turchia di Santarelli, con Vargas che mette a segno 41 punti!) e considerando che due anni fa aveva vinto il titolo, ovviamente il risultato specifico è deludente.

Ma lo è ancora di più per il modo, una resa sul campo contro una squadra inferiore che boccia nei fatti le scelte del ct Mazzanti, alcune anche coraggiose, e lo pone in una posizione molto scomoda in prospettiva Parigi, anche a livello personale.

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Sicuramente sarà lui a guidare le azzurre tra due settimane in Polonia in un torneo di qualificazione ai Giochi in cui nulla è scontato, perché ne passano due e ci saranno anche Stati Uniti e Polonia, rivali spinosissime e più forti dell’Olanda che ieri ci ha strapazzati.

Se dovesse andare male, resterebbe un’ultima chance col ranking.

Mazzanti ieri non ha rinnegato le sue scelte che hanno portato ad esclusioni illustri (De Gennaro e Bosetti), all’uso col contagocce di Paola Egonu per una Antropova che sarà una colonna del futuro e meritava sicuramente spazio, ma oggi non è ancora al livello della Egonu. Il ct non ha avuto il tempo per provare una convivenza tra le due migliori attaccanti, troppo tardi è arrivata la naturalizzazione della Antropova. Ma le altre scelte fatte in termini di leadership interna del gruppo non hanno dato i frutti che si aspettavano Mazzanti e la Fipav, con cui il ct ha programmato la rifondazione.