Futuro incerto. Il Club Italia può tornare in A2

Il futuro di Club Italia, che da anni (dal 2011) è di casa al Centro Federale Pavesi di Milano...

di GIULIANA LORENZO
28 dicembre 2024
Julio Velasco, ct delle azzurre: è stato tra gli ideatori del progetto Club Italia

Julio Velasco, ct delle azzurre: è stato tra gli ideatori del progetto Club Italia

Il futuro di Club Italia, che da anni (dal 2011) è di casa al Centro Federale Pavesi di Milano è sempre più incerto. Le nubi all’orizzonte non sono state spazzate durante gli Stati Generali del volley che hanno avuto luogo, sempre nel capoluogo lombardo, qualche settimana fa. Se l’impianto rimane al centro del progetto Fipav e anzi diventerà sempre più importante, ospitando gli allenamenti congiunti dei settori giovanili, della nazionale maggiore e di quella B (tra le novità), lo stesso non si può dire per la squadra che raccoglie i migliori prospetti giovanili. Attualmente, il roster che è composto da pallavoliste che vanno dal 2006 al 2009, milita in B1. Nei mesi scorsi si erano diffuse voci su una presunta interruzione del progetto, nato per volontà dell’attuale ct dell’Italdonne, Julio Velasco e che ha formato gran parte delle medagliate di Parigi.

Il Presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi, parlando del futuro a Milano, ha garantito che il Club Italia continuerà a esistere, ma saranno necessarie delle considerazioni. "In questo momento, credo che abbiamo bisogno di fare una riflessione e di cominciare un discorso nuovo, non sappiamo bene quando, ne stiamo parlando. Come in tutte le cose, deve tornare il rapporto costo beneficio. Gli investimenti che facciamo e che dobbiamo fare devono essere portati a frutto". Poi ha ribadito come non ci sia l’intenzione di mettere la parola fine al corso di Club Italia. L’idea, coinvolgendo i tecnici e non solo, sarebbe quella di apportare delle migliorie, di lavorare e di riuscire a trovare spazio per l’A2: è infatti la Federazione, con l’ausilio della Lega, a scegliere la categoria in cui la squadra compete in base al livello. "Per noi è stato importante, abbiamo bisogno di rimettere in un cammino tutto il sistema, facendo in modo che sia virtuoso. I risultati sono importanti, basta ricordarsi che metà delle ragazze della nostra nazionale campionessa olimpica, sono passate da Club Italia. In generale, qualcosa è andato meglio, qualcosa peggio, ma il discorso attorno al progetto è prioritario, almeno per quanto riguarda il settore femminile, su tutta l’attività giovanile".

Nel corso degli anni la realtà federale è stata continuamente aggiornata in base alle esigenze tecniche e negli ultimi anni è nato il Club Italia del Sud, da quest’anno allargato alle regioni del Centro Italia, e il Club Italia Allargato maschile. In questa stagione è stata infatti portata avanti l’attività sul territorio, attraverso un supporto tecnico e a livello di preparazione fisica, con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero possibile di tecnici e atleti a livello regionale.

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