Il giovane Boninfante dà i numeri: "Lube, finora è una stagione da 8"
Il palleggiatore: "A me penso che un 7 ci possa stare, al Mondiale avremmo potuto fare meglio"
Dopo la facile affermazione 3-1 ai danni del Karadjordje Topola valsa la qualificazione ai quarti di Challenge Cup, per la Lube è il momento di tornare ad assaporare l’aria del campionato. E sfide ben più probanti. I biancorossi mancano da un po’ in SuperLega, poiché l’ultima di andata era stata anticipata (derby con Grottazzolina) in virtù della partenza per il Mondiale e così l’ultima uscita prima del giro di boa risale al primo di dicembre, bel 3-1 interno su Trento. In attesa di sapere quando verrà recuperata la gara di Padova che era in calendario domenica, domani Civitanova giocherà il secondo turno di ritorno, un incontro insidioso perché verrà ospitata l’Allianz Milano nuovamente all’Eurosuole Forum. Stavolta Medei non potrà permettersi il lusso di fare turnover e tenere a riposo Podrascanin, Chinenyeze o Bottolo come fatto giovedì, alle 18 infatti la Lube avrà di fronte una formazione scorbutica, che in classifica è dietro solamente 2 lunghezze (23 a 21) e che all’andata ha imposto un severo 3-0 a Balaso e compagni. Ne abbiamo parlato con il nuovo, giovane, direttore d’orchestra Mattia Boninfante che sta bruciando le tappe in quanto a sicurezza e continuità di rendimento.
"Ci attende una partita difficile – esordisce - Milano da qualche anno è tra i top club, allenata da Piazza che è sicuramente uno dei migliori coach in circolazione. L’Allianz difende tanto".
E all’andata vi ha battuto... "Sì, la nostra fu una brutta prestazione, eravamo senza Nikolov e comunque avevamo bisogno di tempo per far ingranare i meccanismi. In più loro batterono forte".
A proposito di servizio e meccanismi, giovedì avete ritrovato l’efficacia dai nove metri? "Direi di sì. Dovevamo tornare a battere in modo sereno".
Ma cosa è successo in Brasile, possibile che un palazzetto grande incida così tanto al servizio? "L’Arena di Uberlandia è grande, forse solamente il Forum di Assago ha queste dimensioni da noi, però valeva anche per gli avversari. Non so spiegare perché tutti quegli errori".
Che voto dà al vostro Mondiale per Club? "Dico che, seppur non favoriti, potevamo fare meglio".
E che voto dà invece al girone d’andata chiuso al terzo posto con l’imbattibilità interna? "Otto. Se in estate ci avessero detto che avremmo ‘girato’ terzi forse non ci avremmo creduto. E anche in trasferta, dove abbiamo iniziato malissimo, stiamo crescendo".
Manca un voto alla sua stagione finora.. ""Un 7 penso ci può stare. Sono felice".
Domani contro Porro, uno contro l’altro i due registi azzurri del futuro. Chi è il più forte? "Lui lui. Abbiamo fatto le giovanili a Treviso e poi la trafila delle nazionali, lui sempre prima di me avendo 3 anni di più (2001 e 2004)".
Vuole lanciargli il guanto di sfida? "Potrei dire – conclude Boninfante – che vinca il migliore. La classifica dice che migliori siamo noi, no?".
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