Il mercato delle panchine. Piazza rimane a Milano

In caso di addio di Blengini era la prima scelta, con Giuliani come alternativa

19 gennaio 2024
Il mercato delle panchine. Piazza rimane a Milano

Il mercato delle panchine. Piazza rimane a Milano

Roberto Piazza domenica avrebbe avuto tutti gli occhi addosso in occasione, precisa precisa, di Lube-Allianz. Invece a ridosso della gara dell’Eurosuole Forum il presidente meneghino Lucio Fusaro ha murato le possibilità che il tecnico possa diventare il nuovo coach di Civitanova, ciò ovviamente in caso di addio di Blengini tra pochi mesi. È notizia di ieri infatti il prolungamento pluriennale del contratto che lega l’allenatore parmense all’Allianz (scadeva nel 2025). Una mossa che conferma le sempre più alte ambizioni di Milano che, in estate, si è assicurata un certo Kaziyski dopo aver raggiunto la semifinale playoff. Nello sport i contratti spesso non impediscono i trasferimenti di giocatori o tecnici, tuttavia questa firma rende quantomeno improbabile l’approdo di Piazza alla Lube e modifica i piani dei biancorossi. Sì perché, come avevamo scritto più volte, Piazza era la prima scelta di Civitanova per la panchina del futuro, con il ritorno di Giuliani come alternativa. Addirittura altri avevano scritto di affare fatto. Ci sarà tempo e modo di capire se davvero la trattativa si è arenata in merito al preparatore, con Piazza che voleva un suo uomo e non Merazzi, di certo non è la prima volta che operazioni con Milano si sviluppano in modo sorprendente, basta ricordare l’affaire Zaytsev di due estati fa. E che succederà ora con Porro e Ishikawa, atleti che piacciono alla Lube? L’impressione è che, almeno per il regista, sarà durissima strapparlo a Fusaro e anzi pare che la sua permanenza sia stata condizione imprescindibile posta da Piazza per rimanere. In queste settimane infine abbiamo scritto della futura rivoluzione nel reparto degli schiacciatori e della partenza di Yant destinazione Russia. Di ieri la news rilanciata da Bo Sport secondo cui lo Zenit San Pietroburgo avrebbe ingaggiato proprio il martello. Non una sorpresa dunque, anzi indiscrezioni che avevamo riportato raccontavano del 2001 già desideroso di cambiare aria ad ottobre, quando tardava a raggiungere l’Italia da Cuba. Ufficialmente si parlò di problemi legati alla perdita del passaporto.

Andrea Scoppa

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