La prima volta della Yuasa al PalaSavelli
Tanta partecipazione di pubblico all’amichevole.
E’ stata una prima volta per la Yuasa Battery al Pala Savelli con tantissime luci e pochissime ombre. Gli aspetti positivi sono tanti e partono dalla logistica. Il grandissimo lavoro svolto al Pala savelli proprio dal Comune di Porto San Giorgio, già in ottime condizioni per poter essere utile e pronto ad ospitare gare con un parquet in ottime condizioni. Insomma il plauso all’amministrazione per l’ottimo lavoro svolto è sotto gli occhi di tutto. Altro aspetto non secondario è la partecipazione di pubblico ad un test amichevole di sabato pomeriggio, ancora con tanto caldo da patire: non era affatto scontato, tutt’altro. Oltre 800 spettatori che stanno prendendo confidenza in quella "che è la nostra nuova casa" come ha avuto modo di sottolineare coach Massimiliano Ortenzi nel corso del post gara. E veniamo ovviamente a ciò che ha lasciato il campo da gioco ed anche qui di segnali positivi ce ne sono diversi. La prima sta nei numeri e le statistiche di fine gara, decisamente migliorati rispetto al 3-0 della prima uscita in casa Lube sei giorni prima. Molto meglio a muro con 8 messi a segno sabato contro i due della volta precedente e bene anche in battuta con 5 ace contro l’unico della volta precedente. Un attacco rimasto invece intorno al 35% e che ha sofferto un quarto parziale chiuso nettamente sottotono, con una Yuasa che non ha tenuto il ritmo della Lube. Ma l’occhio è andato ovviamente sul secondo e terzo parziale in cui si è giocato sullo stesso ritmo e sulla stessa intensità dei cucinieri, dopo una prima frazione condotta dalla Lube che ha battuto molto bene e alimentato il vantaggio con contrattacchi molto efficaci. La Yuasa però ha rimesso il bandolo della matassa e alzato il livello dai nove metri e in attacco con Petkovic a scaldare il braccione. Per lui alla fine 14 punti e top scorer, con buone indicazioni e break decisivi dai nove metri. Per caratteristiche molto differente dall’esplosività di Bruening ma decisamente prontissimo in termini di esperienza e i capacità di giocare a certi livelli, gestendo anche le situazioni più complicate nei momenti caldi. Diversi ma con medesima efficacia. Sulla parità poi il rammarico per quella gestione non ottimale del terzo set, con un vantaggio di tre punti che va invece conservato e messo nel cassetto fino a quota 25. Quei set sanno e possono fare la differenza anche in campionato, possono decidere anche una stagione. Dettagli da migliorare come ce ne sono anche altri ma il 29 settembre e Monza sono ancora lontani. A breve anche un terzo test contro Macerata ma anche un altro, prima dell’esordio in campionato contro Cisterna, una delle avversarie dirette per la salvezza.
Roberto Cruciani
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