La Sir Perugia detta legge anche in Francia. Successo in trasferta in Champion League
Volley, la squadra del presidente Gino Sirci si è andata a prendere i tre punti che servono a consolidare la vetta del girone
SAINT NAZAIRE
0
SIR PERUGIA
3
(17-25, 20-25, 13-25)
SAINT NAZAIRE: Ewert 7, Van Der Ent 5, Léon 5, Martins 2, Ivanov 2, Burel 1, Deveze (L), Hallé 6, Canham 2, Varier 1, Valefuaniu, Taramini. All. Fulvio Bertini.
PERUGIA: Ben Tara 14, Plotnytskyi 10, Semeniuk 13, Loser 8, Russo 6, Giannelli 6, Colaci (L1), Cianciotta, Candellaro. N.E. – Solé, Herrera, Ishikawa, Zoppellari, Piccinelli (L2). All. Angelo Lorenzetti.
Arbitri: Maciej Twardowski (POL) e David Fernandez Fuentes (ESP).
ATLANTIQUE (b.s. 11, v. 1, muri 3, errori 6). SICOMA (b.s. 15, v. 7, muri 10, errori 4).
La prima trasferta di champions league sorride alla Sir Sicoma Monini Perugia che scende in campo determinata e doma una Saint Nazaire Vb Atlantique non proprio impeccabile. I bianconeri si sono dimostrati incisivi in attacco, a livello individuale Ben Tara è stato davvero superbo (80%). La compagine del presidente Gino Sirci ha scoperto il fianco dei transalpini e si è andata a prendere i tre punti che servono a consolidare la vetta del girone. Davanti ad una platea di quasi duemila spettatori partono bene gli ospiti con il muro che trova subito efficacia ma il gioco non è privo di sbavature, i padroni di casa si affidano al servizio di Léon e sorpassano (11-9). Cambia marcia Giannelli che manda a segno i compagni e poi si prende la scena in battuta (15-22). Nel finale nessun sussulto, è Semeniuk ad apporre il timbro sul vantaggio, tanto per cambiare direttamente dalla battuta. Alla ripresa i padroni di casa mostrano subito i muscoli e vanno avanti di due lunghezze (3-1). Dura poco l’euforia perché Ben Tara getta le basi per la rimonta che diventa una progressione (14-18). Il duello si riaccende con il neoentrato Hallé che dal servizio rimette in asse il punteggio (18-18). Cianciotta fa il suo debutto ma è Plotnytskyi con due bombe a rincarare la dose. Nel terzo parziale continuano a martellare gli italiani, Semeniuk dai nove metri spinge forte (4-13). Il margine è amministrato in maniera agevole (10-21). Cala il sipario sulla gara.
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