La Sir Susa Vim Perugia espugna Monza. Prima regala un set, poi firma la rimonta
Obiettivo “continuità” raggiunto per la squadra di coach Angelo Lorenzetti. Autentico trascinatore Simone Giannelli
MINT
1
SIR SUSA VIM PERUGIA
3
(27-25, 15-25, 17-25, 20-25) : Szwarc 13, Zaytsev 12, Rohrs 8, Averill 5, Kreling 1, Beretta, Gaggini (L1), Marttila 8, Di Martino 5, Lawani, Lee, Mancini. N.E. - Picchio (L2). All. Massimo Eccheli.
PERUGIA: Ben Tara 15, Plotnytskyi 15, Giannelli 12, Semeniuk 9, Loser 8, Russo 5, Colaci (L1), Ishikawa 7, Solé 2, Herrera 1. N.E. – Zoppellari, Cianciotta, Candellaro, Piccinelli (L2). All. Angelo Lorenzetti.
Arbitri: Rossella Piana (MO) e Massimiliano Giardini (VR). MINT (b.s. 21, v. 1, muri 7, errori 5). SIR (b.s. 22, v. 12, muri 13, errori 5).
Pare uno schema consolidato quello della Sir Susa Vim Perugia che regala un set agli avversari prima di mettersi a giocare. Anche stavolta i block-devils non si sono smentiti in superlega e dopo aver fatto illudere la Mint Monza, l’hanno stesa. Autentico trascinatore Simone Giannelli. Al fischio d’inizio le nemiche incrociano le armi con i padroni di casa che, grazie alla buona vena di Rohrs, hanno preso il comando (5-2). A ricucire lo strappo ci ha pensato Ben Tara (16-16). Ishikawa ed Herrera vengono gettati nella mischia e si arriva ai vantaggi (23-23). Qui la gestione della battuta è deleteria e un muro di Averill manda sotto uno a zero. Alla ripresa gli ospiti reagiscono, tre-muri-tre di capitan Giannelli nel giro di poco creano la spaccatura (1-6). Semeniuk spinge sul pedale del gas e aumenta le distanze (6-16). Il gap è incolmabile e in breve c’è il pareggio. Nel terzo frangente è Marttila a salire in cattedra (6-3). Gli umbri che recuperano grazie a Semeniuk, due ace di Solé rovesciano (13-16). Non manca la concentrazione nel finale e sono altri due ace consecutivi di Loser a segnare il due a uno nel conto dei set. La quarta frazione avanza gomito a gomito (9-8). L’avvicendamento degli elementi non incide sulla efficacia con Ishikawa che si mette in mostra e Plotnytskyi che mette la freccia (14-16). L’ultimo ad arrendersi è Szwarc ma crolla anche lui (17-22). Ad apporre i sigilli è l’ace di Ishikawa. Alla fine è festa per i sempre presenti Sirmaniaci al seguito.
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